Fin dove i miei
occhi possono vedere
Ci sono ombre che si avvicinano e per quelle che mi sono lasciato alle spalle vorrei
farti sapere che hai sempre condiviso i miei pensieri più profondi, mi segui ovunque
vado.
E quando sarò
vecchio e saggio le amare parole significheranno poco per me, i venti d’autunno
mi passeranno attraverso e, qualche giorno nella nebbia del tempo, quando mi
chiederanno se ti conoscevo sorriderò e dirò che eri mio amico.
E la tristezza sparirà dai miei occhi.
Quando sarò vecchio e saggio
Quando sarò vecchio e saggio
Fino a dove i miei occhi
possono vedere
Ci sono ombre che mi circondano e per quelle che mi lascio alle spalle voglio che tutti sappiano che tu hai sempre condiviso con me i momenti più bui, mi mancherai quando me ne andrò.
Ci sono ombre che mi circondano e per quelle che mi lascio alle spalle voglio che tutti sappiano che tu hai sempre condiviso con me i momenti più bui, mi mancherai quando me ne andrò.
E quando sarò
vecchio e saggio parole pesanti che mi hanno scosso e spinto come i venti d’autunno
mi passeranno attraverso e, qualche giorno nella nebbia del tempo, quando ti chiederanno
se mi conoscevi ricordati che tu eri mio amico.
Fino a quando l’ultimo velo calerà sui miei occhi.
Quando sarò vecchio e saggio
Fino a quando l’ultimo velo calerà sui miei occhi.
Quando sarò vecchio e saggio
Fino a dove i miei
occhi possono vedere.
Poesia,
intensa poesia.
Il
singolo del gruppo britannico Alan Parson
Project viene pubblicato nel 1982, è un estratto dall’album Eye in the sky. La voce che accompagna
la malinconica melodia è del cantante degli Zombies Colin Blunstone.
Testo
intenso ed enigmatico, come si deve ad un’autentica opera d’arte lascia spazio
a molteplici sfumature interpretative, infatti è difficile comprendere fino in
fondo quali siano le “strade” dell’anima percorse da questo brano.
Il
testo o la traduzione non si prestano facilmente ad un’organizzazione “in versi”,
parte dello stesso sembrerebbe vertere ad una stesura in prosa.
Parole che
raccontano di un testamento proiettato in un futuro (prossimo o meno poco
importa ed è lasciato alla sensibilità e allo stato d’animo dell’ascoltatore)
dove si farà un bilancio sentimentale e spirituale.
A chi è
dedicato questo brano?
Ad una
persona speciale, un amore, un amico (o amica, le traduzioni lasciano aperte entrambe
le porte) ad un figlio/a, fino alla propria anima, quest’ultima è un’interpretazione
più difficile da inserire anche se più affascinante.
Molti i
passaggi di grande emozione, le “ombre
che si avvicinano e quelle che mi sono lasciato alle spalle” esprimono i
momenti difficili che la vita ci impone, ma “quando sarò vecchio e saggio le amare parole significheranno poco per me, i
venti d’autunno mi passeranno attraverso” esprime il senso di
pace e serenità che inevitabilmente il tempo ci concede.
Prima di lasciarvi al brano dove la musica ci conduce in
luoghi remoti, malinconici e fondamentalmente pregni di magia, ci sono due
passaggi che anche estrapolati dal testo esprimono l’essenza della vita stessa :
“E la tristezza sparirà dai miei occhi
Quando sarò vecchio e saggio
Fino a quando l’ultimo velo calerà sui miei occhi”
(le foto sono di Camilla Roggeri. in alto "Lo sguardo del tempo", in basso "L'infinito")
(le foto sono di Camilla Roggeri. in alto "Lo sguardo del tempo", in basso "L'infinito")