Opera
dello scultore fiammingo Jean de Boulogne, conosciuto con il nome italianizzato
di Giambologna, “Il Dio delle montagne” o “Colosso dell’Appennino” è un esempio
di scultura “architettonica".
Eretta
nel 1580 la scultura è alta 14 metri e si trova all’interno del parco di Villa
Deminoff a Pratolino nei pressi di Firenze.
Alla
base del colosso si trova un’apertura che porta all’interno costituito da varie
grotte, le stanze erano un tempo aperte al pubblico.
Col passare degli anni
il mondo intero si è dimenticato di questa meravigliosa scultura, nonostante la
villa sia aperta ai visitatori nel periodo estivo, le stanze all’interno
del gigante sono chiuse.
L’esterno
della statua è irregolare, con sapiente gioco "scultoreo" l'artista di Douai crea una superfice spugnosa, che pare ricoperta da detriti, viene infatti riprodotto l’aspetto del Dio che
emerge dall’acqua.
All’interno
vi è un camino la cui accensione produceva un fumo che abilmente incanalato
fuoriusciva dalle narici della divinità. La testa stessa contiene una stanza la
cui luce, quando viene accesa, nelle ore notturne fuoriesce dagli occhi e dalla bocca, dando la sensazione di un ritorno alla vita.