venerdì 20 gennaio 2023

Quali sono le "basi" dell'arte?

Maurizio Cattelan sostiene di non saper dipingere, di non saper disegnare o scolpire, solo il vuoto riesce a dargli le idee.

E’ sufficiente?

Maurizio Cattelan - Untitled, 2001


Istintivamente potremmo rispondere con una negazione, se un artista non ha le competenze tecniche per “creare” arte non dovrebbe essere considerato un artista.

Ma, perché c’è sempre un ma, dobbiamo per forza prendere in considerazione l’idea, nel caso di Cattelan le idee nascono quando non ci sono imput esterni, quando appunto ci si trova circondati dal vuoto.

È difficile estraniarsi completamente da ciò che ci circonda, riuscire in questa impresa e dare vita a concetti artistici nuovi, rivoluzionari, è sinonimo di grande arte, saper trasformare l’idea in qualcosa di tangibile è a sua volta un’impresa tutt’altro che semplice.

C’è un altro passo da compiere, se non sappiamo dipingere, scolpire, disegnare, se non siamo in grado di costruire materialmente alcunché ma abbiamo nella testa un’idea dobbiamo rivolgerci ad altri per poterla realizzare.

Il concetto che sta alla base dell’opera d’arte è ben chiaro nella testa dell’artista ma se è difficile metterla in pratica per chi ne ha le capacità è ancora più complicato trasmettere l’idea stessa a qualcun altro, far capire cosa si vuole realizzare, e farlo seguendo un preciso percorso mentale, è di una difficoltà estrema.

A questo punto, pur avendo la classica idea geniale ma in assenza di capacità manuali il talento dell’artista emerge nella capacità di convogliare il proprio pensiero nell’altro, in chi realizzerà la propria visione.

Alla domanda posta all’inizio ho praticamente dato una mia risposta che non vuole essere la risposta ma solo un’interpretazione, ad ognuno la libertà di esprimere la propria ma soprattutto il piacere, per chi lo trova piacevole, di cercare una via d’uscita (o d’entrata).

 

4 commenti:

  1. sempre più difficile...
    la maestria assicura che è arte? no di certo (per me) ci sono virtuosi di uno strumento, penso alla chitarra, al pennello allo scalpello, davvero molto bravi che però risultano piuttosto asettici.
    basta un'idea per definire che è arte?
    mah.
    allora un inventore è un artista?
    io direi che oltre all'idea l'opera d'arte debba contenere un'emozione. contenerla e trasmetterla.
    allora, per me, si può parlare di arte
    e non tutto cattelan mi trasmette un'emozione
    sono alberto bertow, ma non mi fa commentare che come anonimo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Alberto, sembra che blogger stia lavorando per rendere tutto più complicato.
      Ottima disamina la tua, da artista della parola, quale sei, ne dai un'interpretazione interessante.
      L'idea è fondamentale, la capacità di svilupparla altrettanto, tutto sta nel capire se lo sviluppo dev'essere per forza dell'artista o se quest'ultimo può demandare ad altri.
      L'emozione che ci trasmette un'opera prescinde da chi l'abbia realizzata, permettimi un esempio, va tanto di moda uno scultore italiano che utilizza lo scalpello con maestria ma le cui sculture non dicono nulla di particolarmente interessante, sono proiezioni di vecchi concetti, ormai visti e rivisti, un altro giovane "scultore" è Hudáček che realizza il "Monumento al bambino mai nato", la scultura è in plastica, Hudáček l'ha fatta realizzare da una ditta specializzata, lui ci ha messo solo l'idea. Tecnicamente tra i due non c'è paragone, scolpire il marmo vale più di far fare ad altri un'opera in poliestere, ma l'idea ribalta il confronto, il primo è un ottimo artigiano, il secondo un artista.
      Grazie, buona giornata.

      Elimina
  2. Non lo so.. ovviamente si parla di idee soggettive, di modi di vedere e interpretare assolutamente personali. Da questo punto di vista tutto diventa arte, se suscita in chi la percepisce qualcosa simile ad un'emozione, una sorpresa, comunque una meraviglia. Quindi lo stesso elemento può risultare assolutamente vuoto d'arte o colmo di valore. Colmo di perizia artigiana ma totalmente asettico a chi non lo percepisce. In questo caso come la mettiamo? Esiste un metro oggettivo dell'arte? Un misuratore d'emozione? Un catalogatore delle perizie e del genio? Credo rimarrà domanda insoluta, e forse è bene così.. ognuno goda del suo bello, con valutazioni che derivano dall'educazione, dagli studi, dall'esperienza, dal gusto, dalla sensibilità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Franco, giusta osservazione, la percezione di ognuno di noi ci spinge verso una o l'altra "sponda", arte o non arte è l'enigma che ci accompagna da sempre (e sempre lo sarà).
      Io, nel mio Piccolo (molto), cerco nell'opera d'arte non la bellezza estetica, nemmeno la tecnica sopraffina, cerco l'idea che va oltre il tempo in cui è realizzata.
      Prendi un qualsiasi dipinto dei secoli scorsi che ha l'ufficialità dell'opera d'arte, da Giotto a Raffaello, da Michelangelo a Leonardo, Vermeer, Picasso, Tiziano, Rubens o Cezanne e via discorrendo, di questo dipinto fanne una copia identica al punto da non riuscire a distinguerli, quale è il risultato? L'originale è arte, la copia no!
      Eppure sono identici, la differenza sta nella collocazione temporale e nell'originalità dell'idea.
      Grazie per lo spunto, buona serata.

      Elimina

Se vi va di lasciare un commento siete i benvenuti, i commenti contenenti link esterni non verranno pubblicati.
I commenti anonimi sono impersonali, conoscere il nome di chi lascia il proprio pensiero facilita il confronto, grazie.