Prevalentemente americani, gli artisti appartenenti a questa corrente erano, per la maggior parte, pittori gestuali.
Utilizzavano quasi sempre tele di grandi dimensioni, dipingevano rapidamente con estrema energia utilizzando grandi pennelli o, spesso, lasciando colare il colore sulla tela.
Il metodo espressivo di dipingere era considerato importante quanto la pittura stessa.
Non
tutti gli espressionisti astratti agivano con frenesia, altri avevano un
approccio più sereno e mistico a immagini puramente astratte.
Non necessariamente tutte le opere ispirate a questo movimento erano astratte (Willem, De Kooning, Philip Guston) o espressioniste (Barnet, Newmann, Marc Rothko), ma ad accomunare questi artisti è la spontaneità del rapporto con l’opera e il ruolo quasi fondamentale dell’inconscio nel processo creativo.
Importante il contributo artistico e di idee viene da pittori come Pollock, Francis, Still, Kline, Frankenthaler e Hofmann.
(nell’immagine: Two Women with Still Life – De Kooning)
Che ci sia l'inconscio dietro questo dipinto, lo si percepisce immediatamente. Mi piace moltissimo, è la rivelazione immediata di un'anima.
RispondiEliminaCiao Ambra, hai detto tutto perfettamente, l'espressione dell'anima dell'artista, ma di riflesso, anche l'osservatore può trovare, almeno in parte, la propria essenza.
EliminaGrazie, per i "piccoli" (per numero di caratteri) appunti che arricchiscono questi miei post.
Buona serata.
Spontaneità e inconscio, fattori comuni a molti movimenti! Della serie che a volte "etichettare" crea generi che forse non esistono ma... a volte è utile farlo per non perdersi e soprattutto se fatto con curiosità e non per chiusura può essere interessante!
RispondiEliminaCiao Anna, le etichette servono a poco quando vogliono ingabbiare qualsiasi forma d'arte (l'esempio viene dalla musica), ma, come sostieni tu, ci permette di seguire una strada, se non altro per non perdersi in un mondo, favoloso ma immenso e, spesso, di difficile comprensione, almeno nell'immediato.
EliminaBuona serata.