Giacomo Favretto - El difeto xe nel manego (Il difetto è nel manico) non datato Olio su tela cm. 71 x 106,5 – Collezione privata |
Questo
dipinto ci mostra uomini e donne lontani che non appartengono alle classi
privilegiate, persone che vivono una quotidianità che fino ad allora non era
presa in considerazione come soggetto artistico.
Questi
quadri però rappresentano la popolazione più umile senza però la ricerca della
denuncia sociale, senza sottolineare le difficoltà quotidiane che la maggior
parte della gente deve affrontare.
I soggetti
raffigurati vestono abiti logori ma portati con elegante dignità, non ci sono
segni di sofferenza o tristezza, al contrario viene evidenziata l’allegria e la
spensieratezza, anche lo scorcio della città, siamo a Venezia città natale dell’artista,
è lontano dai canonici luoghi veneziani, non c’è San Marco, non ci sono Rialto,
il Palazzo Ducale e tutto ciò che ha reso Venezia celebre in tutto il mondo.
Favretti
avrebbe potuto semplicemente rappresentare un gruppo di persone lasciando
sospeso il resto, ma va oltre, il titolo non lascia dubbi, “El difeto xe nel
manego” che tradotto dal dialetto locale ci dice che l’ombrello, che viene
analizzato dall’uomo e dalla donna a sinistra, ha dei problemi di stabilità, il
difetto dunque è nel manico, impossibile non andare al significato che questa
metafora porta con sé, se è difettata la base, se non è solida la struttura
portante, tutto il resto vacilla, spesso siamo portati a guarda al risultato
finale, ma quasi sempre le storture sono la conseguenza di un’errata fase
iniziale.
Non conoscevo proprio, molto bello. Una Venezia davvero sconosciuta
RispondiEliminaCiao Alberto, Venezia è infinita, l'arte è ovunque e in ogni tempo, Favretto non è certo un pittore conosciuto ma, come tutte le cose "nascoste", è in grado di soprenderci.
EliminaGrazie, buona serata.