Quando chiedete a qualcuno chi è Giotto di Bondone le risposte sono alquanto bizzarre, se poi chiedete qual è l’opera più celebre realizzata dal pittore toscano ecco che emerge la teoria (tutt’altro che campata in aria) che la fantasia supera quasi sempre la realtà.
Giotto di Bondone ( e bottega) – Crocifissione 1308-10 ca. – Basilica Inferiore, Assisi
Chi
è dunque Giotto? Al netto di chi non lo ha mai sentito nominare o, peggio
ancora, di quelli che: “è quello dei pennarelli” (vi garantisco che questi
esseri esistono) sono moltissimi quelli che rispondono “è il pittore del
cerchio perfetto”.
Non
importa se Giotto ha realizzato capolavori come i crocefissi lignei che
possiamo ammirare a Padova, Rimini e Firenze, è superfluo ricordare i cicli di
affreschi nella Basilica di San Francesco ad Assisi o la meravigliosa cappella
degli Scrovegni a Padova, per moltissima gente è quello che ha disegnato un
cerchio perfetto e basta, il resto non conta.
Il
problema e ancor più grave per il fatto che la storia del cerchio non è
supportata da fonti attendibili, dunque la fama di Giotto è dovuta a qualcosa
che non è mai avvenuto.
Altri
aneddoti si sono aggiunti nel tempo, si racconta che Cimabue fu colpito dal
talento di Giotto quando vide un disegno di una pecora su una roccia (scena
rappresentata sulle scatole dei sopracitati pennarelli) fino alla mosca che per
scherzo il giovane Giotto aveva dipinto sul naso di una persona a sua volta
dipinta dal maestro Cimabue che prima di accorgersi che l’insetto non era reale
aveva più volte cercato di scacciarlo dalla tela.
Ma
facciamo finta per un istante che questi fatti siano realmente accaduti, perché
per molte persone sono cosi importanti? Il cerchio perfetto, la pecora
rappresentata perfettamente cosi come la mosca, nessun concetto innovativo,
solo una, alquanto inutile, esibizione di talento, soprattutto se proviamo a
pensare cosa è significato il pensiero artistico di Giotto in quel periodo.
Giotto
è senza ombra di dubbio l’artista che da una svolta epocale all’arte nel suo
insieme, forse ha dato vita al più grande stravolgimento nella storia
dell’arte, avvicinato, nel secolo scorso, da un'altra rivoluzione
artistico-concettuale senza precedenti
(quantomeno da Giotto stesso) per mano di Duchamp.
Pensare
che una mente artistica di questo livello venga ricordata per una esibizione
tecnica (per giunta mai accaduta) invece di essere ricordato per quello che
effettivamente ha realizzato, un pensiero talmente profondo e rivoluzionario da
essere alla base dell’arte che oggi conosciamo.
Io lego indissolubilmente il nome di Giotto alla incredibile Cappella degli Scrovegni a Padova.. un'opera che mi ha sollecitato meraviglia quasi come la Cappella Sisitina o il Cenacolo.. sono uscito incredibilmente arricchito da quella visita..e pacificato nei sensi e nell'anima.. scopriamo quanto di buono e bello può fare l'uomo e poi basta un telegiornale per precipitare nello sconforto..
RispondiEliminaCiao Franco, sembrerebbe ovvio pensare a Giotto come all'autore di opere uniche e meravigliose, come appunto gli affreschi che hai citato, ma evidentemente cosi non è.
EliminaE non serve essere esperti o solo appassionati d'arte per conoscere i capolavori del pittore toscano, dovrebbe essere parte di una base culturale solida, purtroppo l'attenzione di molti è orientata altrove, in questo caso reminiscenze lontane riportano ad un certo "cerchio" e questo è più che sufficiente.
Telegiornali? si ma non solo, tutto il mondo TV è spazzatura, ma anche quello social non scherza, ci sono "angoli" di assoluta eccellenza ma a prevalere sono le distese di "nulla" ... o peggio.
Buona giornata.
Mi piacerebbe una tua opinione sul mio post su Freitas 😊
RispondiEliminaMolto volentieri, passo più tardi da te.
Elimina