Nel 2019, a Miami all’interno di Art Basel, Maurizio Cattelan espone Comedian, l’opera consiste in una banana (vera) fissata alla parete con un pezzo di nastro adesivo grigio, l’interesse si è immediatamente “alzato”, al punto che un anonimo collezionista sborsa la ragguardevole cifra di 120 mila dollari per accaparrarsela, l’opera verrà poi donata dal misterioso filantropo al Guggenheim di New York.
Il
geniale artista veneto ha al suo attivo moltissime opere che sono diventate
icone rappresentative dell’arte contemporanea, Comedian è forse quella meno
originale e, se non fosse per il titolo che ne ribalta il concetto, quella più
banale.
Ma da
un’opera che pecca di originalità non possono che nascere situazioni ancor meno
uniche, banali appunto.
Sempre
durante Art Basel del 2019 un artista, David Atuna, non si sa quanto
spontaneamente, stacca la banana, la sbuccia e la mangia, nulla di eclatante ma
è la giustificazione ad essere quantomeno interessante: “Amo il lavoro di
Maurizio Cattelan e adoro questa installazione. È deliziosa”.
La
frase di Atuna è sicuramente la cosa più sensata di tutta la messa in scena,
resta il fatto che tutto questo è servito per dare all’opera una fama
internazionale che va oltre ogni aspettativa.
Ma la
fiera delle banalità era solo agli albori, a distanza di quattro anni a Seul,
nelle sale del Leeum Museum of Art, all’interno di “WE”, personale dedicata a
Cattelan, troviamo esposta la discussa opera. Uno studente coreano, in cerca
del warholiano quarto d’ora di celebrità o tanto ignorante da non sapere che
quello che stava facendo era già stato fatto, stacca la banana e la mangia, la
giustificazione è puerile e tutt’altro che illuminata: “Ho saltato la colazione
e avevo fame”.
Se
davanti ad un gesto scontato, che è una patetica copia di qualcosa di già visto, aggiungiamo una frase che è una via di mezzo tra il ridicolo e lo squallido a
quale risultato giungiamo?
Il
risultato sono gli articoli che appaiono su tutte le testate online del mondo,
naturalmente quelle del nostro paese non possono mancare là dove c’è il nulla
da esaltare, infatti, a parte qualche sito artisticamente serio, è partita la
celebrazione del “gesto di ribellione”, ribellione a cosa non è dato sapere.
La sostituzione periodica della banana lo immaginavo, meno quella del nastro.
RispondiEliminaTutto molto bananale comunque.
La banana va sostituita per ovvi motivi, il nastro, continuamente attaccato e staccato per il cambio della banana, perde la "presa" e col tempo diviene inutilizzabile. Penso che questa informazione sia la cosa più interessante dell'intera vicenda.
EliminaGrazie Franco, buona giornata.
Una commedia, appunto, e nemmeno tanto brillante
RispondiEliminaEsatto Alberto, il titolo dice tutto (e forse è l'unico a farlo) lo studente coreano è la parte più "bassa" di una storia che alta non è mai stata.
EliminaGrazie, buona serata.