“Maman” è un gigantesco omaggio alla mamma, Louise Borgeois nel 1999 da vita ad un’opera che condensa l’essenza del concetto di madre nella sua più pura rappresentazione.
La scultura, alta più di nove metri
fatta di acciaio, bronzo e marmo, ha preso vita e dimora in molte città nel mondo,
a Londra (davanti alla Tate Modern) Bilbao (probabilmente la più celebre, nei
pressi del Guggenheim Museum) Otawa (nell’immagine) a Tokyo, in Arkansas e Iowa negli
Stati Uniti e davanti al centro congressi di Doha, questi sono i luoghi dove possiamo osservarla in modo permanente.
Sono comunque molte le città che hanno ospitato una delle sculture per un periodo determinato, tra le quali Napoli e Parigi.
“The Spider è un'ode a mia
madre. Lei era la mia migliore amica. Come un ragno, mia madre era
una tessitrice. La mia famiglia si occupava di restauro di arazzi e mia
madre si occupava del laboratorio. Come i ragni, mia madre era molto intelligente. I
ragni sono presenze amiche che mangiano le zanzare. Sappiamo che le
zanzare diffondono malattie e sono quindi indesiderate. Quindi i ragni
sono utili e protettivi, proprio come mia madre".
Queste celebri parole di Luise Bourgeois accompagnano
la gigantesca scultura e ne tracciano un profilo diverso da quello che "costruiamo" al primo sguardo, il grande ragno sovrasta l’osservatore che, avanzando
tra le sue zampe, finisce per trovarsi sotto il corpo dell’animale, solo cosi può ammirare l’addome
che regge la sacca che a sua volta contiene 32 uova di marmo, il vero centro
nevralgico della scultura.
La mamma
prende una forma apparentemente “disturbante", è infatti innegabile l’alto
numero di persone con una visione tutt’altro che positiva dei ragni, ma l’artista, parigina di nascita e americana d’adozione, ribalta l’angolo visivo e percettivo
e da al ragno quella dignità che la concezione comune rifiuta sistematicamente.
La “mamma”
della Bourgeois è una creatura che è ancorata saldamente al suolo, ha un forte
legame con la terra, è praticamente inattaccabile, difende la propria progenie
garantendo una protezione assoluta.
L’amore
di una madre è qualcosa che trascende il tempo, va al di là di ogni rappresentazione
tangibile, probabilmente questa è una delle poche opere che ne “raccontano” la
smisurata concezione.
"Ovunque e
per sempre", quante volte abbiamo sentito queste parole sottoforma di promessa,
c’è solo un "essere" che può enunciarle …
Sotto quella di Bilbao ci siamo stati, passando da una iniziale inquietudine, ad una sorta di sensazione protettiva, come ben descrivi..
RispondiEliminaCiao Franco, confermi che la rappresentazione di Louise Borgeois, che "vede" il ragno come protettore e non, come viene percepito dai più, come minaccia.
EliminaÉ interessante il tuo punto di vista, hai superato il timore iniziale e hai compreso la profondità di un'opera decisamente complessa.
Grazie, buona giornata.