Identità di Eulero, quella che viene considerata la formula matematica più bella del mondo, fino a considerarla un’autentica opera d’arte.
Non
sono un matematico, anche se questo non mi impedisce di “entrare” (in punta di
piedi) in questo mondo straordinariamente affascinante.
Sul
significato della formula stessa vi rimando a siti internet, libri, video,
conferenze, dove chi ha le giuste competenze lo può spiegare dettagliatamente,
io mi concentro sulla fatto che sia stata definita “un’opera d’arte”.
Perché è
affascinante questa sequenza matematica? Per il suo valore concettuale
sicuramente ma il “valore” estetico può essere preso in considerazione?
Per la
maggioranza della gente l’idea che l’estetica di una formula possa essere un’opera
d’arte è pura follia, probabilmente a ragione ma cosi come un’opera astratta,
monocroma, o comunque apparentemente senza senso ha una sua logica, anche
questa serie di numeri, lettere e simboli ha una logica ma questa decade quando
il significato della formula passa in secondo piano?
Sono
sempre affascinato dalle idee, la formula di Eulero non è un’idea recente anzi,
on il tempo ha ottenuto il riconoscimento che le spetta, semmai è l’idea che ce
la mostra sotto un’altra luce, l’opera d’arte appunto.
Che lo
sia o meno poco importa, solo la libertà, e il piacere, di prendere tutto questo in
considerazione vale più di ogni risposta certa.
Con criteri più o meno assimilabili anche una carbonara, in effetti, può assurgere allo status di opera d'arte 😁
RispondiEliminaCiao Franco, può darsi ma solo se non consideriamo l'aspetto legato a cibo, la cucina, secondo me non è un arte, il "concetto visivo" di un piatto forse ...
EliminaLa formula matematica non è un'opera d'arte, la sua rappresentazione o l'idea che esprime potrebbe esserlo.
Sono sempre forzature le mie, spesso vado in cerca di strade inesistenti 😉
Grazie, buona giornata.
Buongiorno Romualdo,
RispondiEliminaArrivo qui per la prima volta e ti ringrazio fin d'ora per l'ospitalità e l'accoglienza.
Neanch'io capisco nulla di math e andrò a vedere cos'è questa formula.
Voglio solo testimoniare, a tua riconferma, che in un gradevole testo del famoso prof Odifreddi (giustappunto un matematico, credo) lui parla spesso di "eleganza" delle equazioni.
Non ha molto chiarito dove sta l'eleganza ma non importa.
A me viene da pensare all'eleganza della semplicità di taluni fondamenti della vita es: la doppia elica del DNA/RNA, oppure alla Sequenza di Fibonacci. Per non parlare poi del Nastro di Moebius...
In sintesi: eleganza e semplicità vanno di pari passo e vanno dunque anche piuttosto lontano e nel tempo (il "tubino" nero della Audrey Hepburn incarna tali due principi e caratteri...)
Grazie e un caro saluto.
A.
Benvenuto Antonio, Odifreddi, come tutti i matematici, ha una visione, che io non ho, che va oltre la mera formula e oltre l'aspetto esteriore della stessa.
EliminaGli esempi che hai fatto, Fibonacci, l'elica del DNA o il meraviglioso Nastro di Moebius sono l'esempio del concetto artistico in matematica, qualcosa di unico, affascinante e difficile da raccontare anche se siamo coscienti dell'influenza "artistica" che subiamo.
Come ho scritto nel post il mio riferimento all'arte è legato prevalentemente all'aspetto esteriore, non so come spiegarlo ma mi "cattura" come un'autentica opera d'arte.
Grazie, buona serata.