“Ho dato inizio a un happening a New York dichiarando davanti a tremila spettatori che Cézanne era di una catastrofica inesperienza, un pittore di decrepite strutture del passato. Sono stato applaudito, soprattutto perché nessuno sapeva chi era Cézanne”
Salvador
Dalí
Appunto
…
Nell’immagine:
Paul Cézanne, Castagni e fattoria al Jas de Bouffan, 1884 – Olio su tela, cm 92 x 73.
Norton simon Museum, Pasadena
Mi è venuto in mente Sting che suonò da par suo fuori della metro a Londra, ma adeguatamente irriconoscibile, rimediando pochi spiccioli.
RispondiEliminaL'accostamento è tutt'altro che azzardato, l'ennesima dimostrazione dei limiti, mediamente, del pubblico in generale.
EliminaGrazie, buona serata.
E credo ci sia pure il gusto di sentir parlare male di qualcuno o qualcosa anche se sconosciuto. Un discorso uguale, ma al positivo non avrebbe avuto gli stessi applausi forse
RispondiEliminaCiao Alberto, dubito che Dalí potesse solo pensare di parlare bene di un collega, qualsiasi cosa potesse metterlo in ombra, davanti al pubblico, doveva essere evitata.
EliminaQuesto non toglie che nel privato apprezzasse molti altri artisti, da queste parole invece conferma la poca o nulla stima del pubblico stesso.
Mi sa che hai ragione, allora come oggi si ottengono più consensi parlando male degli altri, in questo non siamo migliorati, semmai è evidente il contrario.
Grazie buona giornata.
Io adoro Cèzanne. Non sapevo della "sfida" di Dalí, geniale nel far venire allo scoperto l'ottusità e l'ignoranza delle persone.
RispondiEliminaCiao Mariella, in questo caso Dalí, critica il pubblico e il suo pressapochismo, ma sono note le infinite critiche che Cézanne ha dovuto subire, il tempo ha detto ben altro dimostrando i numerosi limiti dei famigerati esperti.
EliminaGrazie, buona giornata.