Autore: Bridget Riley
Titolo dell’opera: Cataract 3 – 1967
Tecnica: Emulsione
su tela
Dimensioni: 222
cm x 223 cm
Ubicazione
attuale: British Council, London.
Onde di diverso colore, turchesi, rosse e grigie, danzano
sulla tela dando una netta sensazione di movimento.
Il quadro sembra distorto, non si intravede minimamente
quella che è la superficie della tela, nella realtà è naturalmente piatta ma la
distorsione delle linee crea una profondità senza fine.
Esponente di spicco del movimento dell’Op Art, la pittrice
inglese ha sempre considerato il movimento delle forme nell’arte come un
naturale elemento che fa parte della natura come le montagne o le nuvole.
I suoi dipinti non sono un insieme di parti composte da
forme e colori ma assumono una magica unione che scaturisce nella “musicalità”
della pittura.
Difficile riuscire ad entrare immediatamente in contatto con
quest’opera, solo un costante avvicinamento ci da la possibilità di comunicare
con il dipinto con il rischio di rimanerne ipnotizzati e di conseguenza non
riuscire ad andare fino in fondo, sino al cuore del “movimento” continuo delle
onde.
...questo quadro si presenta come un inno alla calma, ma a me mette una certa inquietudine sai?
RispondiEliminaBenvenuta Patalice, sensazioni ed emozioni differenti per ognuno di noi.
EliminaL'arte, in questo caso la pittura, si presta ad interpretazioni personali, di conseguenza anche le sensazioni che trasmette non sono mai le stesse, sia fra diversi osservatori che tra una "visione" e l'altra.
Il movimento continuo delle onde del dipinto non ci lascia tranquilli perché non sappiamo cosa si cela in profondità.
Grazie per la tua personale lettura.
Buona serata.
Ciao Romualdo, un semplice saluto. Abbraccio.
RispondiEliminaCiao Pia, grazie, contraccambio con piacere.
EliminaBuona giornata.
Ciao Romualdo con questo dipinto mi hai fatto venire in mente i versi di una mia poesia dal titolo "Le onde": " ...sussurrano leggiadre le onde non si fermano mai... come i miei pensieri ".
RispondiEliminaA presto! G.Piera
Ciao GianPiera, sempre interessanti le tue letture in poesia, ancora una volta racconti il dipinto in modo perfetto.
EliminaL'idea dei pensieri che fluttuano senza sosta e molto bella, l'infinito nei movimenti e l'immortalità del concetto artistico.
Grazie per il pensiero poetico.
Buona serata, a presto.
Senza dubbio interessante. Tuttavia, apprezzando il gioco matematico, non mi coinvolge sul piano artistico.
RispondiEliminaCiao Marina, l'Op Art in genere si basa sull'illusione, e spesso il movimento, solo percepito, ci impedisce di entrare in contatto con l'opera.
EliminaIl risultato, il più delle volte, è di smarrimento ecco perché è difficile esserne coinvolti totalmente (il tutto si basa comunque su quello che è il gusto, il "sentire" personale.
Grazie, buona giornata, a presto.