«Un quadro prima di essere un cavallo, un nudo, un paesaggio o un ritratto, è essenzialmente una superficie piatta ricoperta di colore»
Questa affermazione, di Maurice Denis, sintetizza la teoria di questo piccolo gruppo di artisti francesi attivi negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, il movimento si rifaceva al metodo pittorico di Paul Gauguin.
Il nome viene coniato da Auguste Cazalis, esperto di ebraico e lingue orientali (infatti dall’ebraico Nabis, Profeti), che vedeva nel gruppo l’intento di cambiare la pittura portando una ventata di rinnovamento.
Le opere dei nabis sono caratterizzate da superfici ampie riempite di colore e forme essenzialmente piatte.
Oltre ai quadri il gruppo produce stampe, illustrazioni per libri, disegni per tessuti, manifesti, scenografie e decorazioni per il teatro.
Fra i membri del gruppo ricordiamo; Bonnard (nell’immagine, Natura morta con tovaglia), Vuillard, Vallotton, Denis Maillol e Lacombe.
(Alcune nozioni del testo sono tratte da : The art book)
Ciao Romualdo.
RispondiEliminaNon conoscevo, grazie... Molto interessante come sempre.
Buona Domenica!!!
Ciao Pia, grazie a te, come tutte le novità artistiche anche questa, seppur meno nota, ha influito in modo deciso sul futuro della pittura.
EliminaTi auguro di cuore una felice settimana.
Adoro Bonnard! Ignoravo del tutto questa corrente artistica! Tutta la storia dell'arte che non ho fatto a scuola la imparo adesso....grazie!
RispondiEliminaCiao Marina, le tue parole mi rendono felice e mi spingono a "raccontare" i movimenti artistici con la massima attenzione, il fatto che qualcuno possa "imparare adesso" da ciò che scrivo mi responsabilizza ulteriormente ma mi rende anche molto orgoglioso.
EliminaGrazie davvero Marina, buona settimana.
Che vergogna! Nemmeno ricordo di aver mai letto di questo movimento. Mi è quindi difficile lasciare un commento. Ma guardo questo quadro e il dipinto mi trasmette vitalità e insieme un grande senso di pace. Due sensazioni che nascono dalla visione di quel rosso interpretato in forme diverse che appunto trasmette la carica vitale e l'ambiente in cui è collocato il tavolo, gli oggetti deposti su di esso, le pieghe morbide della tovaglia, tutto contribuisce ad un'immagine di grande serenità.
RispondiEliminaCiao Ambra, dici che ti è difficile lasciare un commento, ma poi ci lasci una tua lettura che, come sempre, mostra una visione dell'opera completa e intensa.
EliminaSpesso capita di non conoscere un artista o, come in questo caso, un movimento, ma la cosa interessante è la reazione davanti ad un quadro sconosciuto.
Hai esordito con "che vergogna" ma ci pensi che vita noiosa se conoscessimo tutto, la bellezza e l'emozione di scoprire cose nuove non ha eguali e ci spinge a cercarne altre.
Grazie per i tuoi interventi, buona giornata.