Autore: Paul Gauguin
(Parigi, 1848 - Tahiti, 1903)
Titolo
dell’opera: Manao tupapau (Lo spirito dei morti veglia) – 1893
Tecnica: Olio su
tela
Dimensioni:
73 cm x 92 cm
Ubicazione attuale: Albright-Knox Art Gallery, Buffalo
Gauguin non lascia
alcuna indicazione riguardo ad uno dei suoi dipinti più intensi e, proprio per
l’assenza di indicazioni, forse il più enigmatico.
Il titolo, dipinto
in alto a sinistra, sembra spiegare la scena ma lo fa solo in apparenza.
Tupapao è il nome
dello spirito dei morti polinesiano, lo spettro che con l’avvento
dell’oscurità fa visita alle persone e le accompagna nel regno dei morti.
Il dipinto ci
mostra una giovane donna, si tratta dell’amante dello stesso pittore, sdraiata
completamente nuda sul letto.
La fanciulla appare
evidentemente spaventata, in secondo piano troviamo il motivo della
preoccupazione, in attesa vediamo un Tupapao figura coperta di nero che mostra
solamente il volto.
L’artista francese
con il titolo ci spinge ad interpretare l’insieme è a porci alcune domande: è
la ragazza che col calare del sole pensa allo spirito al punto di spaventarsi
solo immaginandone la possibile presenza o è lo spirito stesso in paziente attesa che veglia sulla ragazza?
Molti testi di
storia dell’arte, molte biografie di Gauguin concordano che la figura vestita
di nero è un Tupapau ma non posso trascurare la, forse improbabile ma
interessante, lettura della storica dell’arte Boile-Turner che vede nelle
piccole luci che fluttuano in alto a destra del dipinto i veri spiriti Tupapau
mentre la figura a sinistra sembra essere solamente una donna del villaggio che
veglia sulla ragazza.
A risolvere
quest’ultimo quesito ci pensa lo stesso Gauguin nel dipinto Cavalieri sulla
spiaggia, dove inserisce, per sua ammissione, due Tupapau.
Resta il fascino
esotico di quest’opera che ci trasporta in un universo magico, lontano dalle
opprimenti “certezze” del nostro mondo.
Paul Gauguin - Cavalieri sulla spiaggia 1902, Olio su tela. Folkwang Museum Essen |
Benritrovato Romualdo come penso ti sarai accorto ho diradato di parecchio le mie visite hai blog. Vari impegni mi hanno tenuto lontana un po' dal mondo dei social. Quando ho visto questo dipinto di Gauguin in realtà sono stata attratta dalla nudità e non vi ho trovato niente di inquietante. È stato il titolo ( o meglio il sottotitolo ) a svelarmi il significato del quadro. Se hai letto il libro "Accabadora" mi potrai confermare che c'è affinità tra le due opere , nel dipinto infatti troviamo Tutupao mentre nel libro c'è l'Accabadora che in sardo significa " colei che finisce ".In pratica l'Accabadora veniva chiamata per accompagnare i moribondi a miglior vita.
RispondiEliminaUn tema molto attuale questo della dolce morte e le opinioni al riguardo sono molto personali.
Come sempre hai colpito nel segno caro Romualdo, grazie e un caloroso saluto.
G.Piera
Ciao GianPiera, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti, l'accostamento alla cosiddetta "femmina Accabadora" è un'interessante interpretazione.
EliminaMentre la protagonista del libro della Murgia è una presenza materiale i Tupapau fanno parte del mondo spirituale.
La prima accompagnava i malati terminali verso la morte mentre lo spirito polinesiano è in qualche modo la morte stessa.
La tua lettura potrebbe seguire le "orme" della Boile-Turner, trasformando l'essere incappucciato nella già citata Accabadora, ma la giovane fanciulla non è in fin di vita anzi, a questo punto le carte si rimescolano in attesa di un'altra interpretazione, come sempre quando ci si riferisce all'arte le riletture si inseguono all'infinito.
Grazie per lo spunto molto interessante.
Buona giornata.
Molto suggestivo, non lo conoscevo! Ciao buona domenica!
RispondiEliminaCiao Marina, in effetti le suggestioni non mancano.
EliminaBuona domenica a te, a presto.
Io m'immagino uno spirito che cerca di dire "dormi, dormi serena, ignara, mentre io ti tengo d'occhio" ma in realtà ammira un po' invidioso il riposo quieto della ragazza, riposo che a lui non è concesso.
RispondiEliminaCiao Anna, interpretazione interessante che sposta l'angolo visivo ma ancor più il pensiero che ne scaturisce.
EliminaLo spirito che brama un riposo "fisico" che gli è precluso in quanto essere immateriale, una lettura poetica che da al dipinto una piacevole leggerezza.
Grazie, buona giornata.