Autore: Johann
Heinrich Füssli
Titolo dell’opera: Incubo – 1790-91
Tecnica: Olio
su tela
Dimensioni: 75,5
cm x 64 cm
Ubicazione
attuale: Goethe-Museum Francoforte.
Grandi poeti inglesi, come
Shakespeare e Milton, hanno ispirato Füssli, il tema del sogno e dell’incubo ricorre
costantemente nelle opere del pittore svizzero: con lui, per la prima volta,
vengono analizzate, indagate e studiate le ragioni del subconscio.
Divengono cosi presenze
concretamente spaventose, gli spiriti e i fantasmi della notte.
In questo famosissimo
dipinto il sonno della fanciulla viene turbato dalla presenza di due
inquietanti apparizioni: un’impressionante muso di cavallo con gli occhi
completamente bianchi e spalancati e un mostriciattolo, a metà fra un demone e
una scimmia.
Tipicamente illuminista è
il rigoroso controllo intellettuale che il pittore esercita sulle sue opere: il
lato inquietante del quadro è infatti equilibrato dalla posa studiata e
teatrale della donna, ispirata alle sculture romane osservate dall’artista
durante un suo viaggio in Italia.
Varie le interpretazioni
dell’opera tra cui è interessante quella in chiave psicoanalitica, secondo cui
le “presenze” fuoriuscite dall’incubo rappresenterebbero la forza dell’artista
stesso che reagisce ad un amore non corrisposto.
Il dipinto viene
analizzato e teorizzato nel periodo tra la fine dell’ottocento e l’inizio del
novecento soprattutto con gli studi di
Freud sull’interpretazione dei sogni.
Un quadro che mi ha sempre affascinato.
RispondiEliminaAmo anche l'incubus presente sul torace della donna, come vuole la tradizione (certi folletti italici fanno lo stesso)
Moz-
Ciao Moz, il fascino del lato oscuro che si annida dentro di noi, siamo attirati da quello che temiamo ma che in fondo fa parte della nostra personalità. E, a quanto sembra non disdegni un enigmatico mistero anche in questo commento, dando, in poche parole, una lettura interessante.
EliminaBuona serata, a presto.
Essendo appassionato di folklore (specie italico) mi sono imbattuto (anche per provenienza geografica doppia...) nel folletto chiamato mazzmaurill o scazzamuredde, che altri non è che una delle incarnazioni dell'incubus di medievale memoria. Ecco, anche questo si posiziona sul petto delle dormienti, dando la sensazione di soffocare o provocando paralisi notturne...^^
EliminaMoz-
Questo rimando folkloristico non lo conoscevo, ti ringrazio.
EliminaCaro Romualdo, per me è tutto nuovo, e ti ^ringrazio che qualcosa imparo sempre.
RispondiEliminaCiao e buona serata caro amico.
Tomaso
Ciao Tomaso, ci sono sempre tante cose da scoprire, e il commento di Moz lo dimostra, ho "raccontato" un dipinto e in cambio ho imparato qualcos'altro, la bellezza di questi scambi di idee e opinioni sta nella possibilità di scoprire sempre cose nuove.
EliminaGrazie carissimo, buona serata a te.
Sarebbe certo meno inquietante se vedessimo la scena come fosse sognata, inquietante ma semplicemente irreale, invece vediamo la scena come se la donna dormisse mentre quelle creature vengono a farle visita nella realtà. Chissà chi viene a trovarci la notte... Meglio dormirci su! :-D
RispondiEliminaCiao Anna, se la scena si svolge nei sogni forse si tratta di messaggi che chi sogna manda a se stesso, nel caso succedesse nella realtà durante il sonno ... hai ragione tu, meglio evitare di svegliarsi.
EliminaBuona serata.