L’opera d’arte è tale se ha una valenza contemporanea ma è proiettata nel futuro, in qualunque epoca venga “letta” deve essere considerata attuale, deve veicolare un messaggio “moderno”.
Citando il celebre pianista e direttore d'orchestra Daniel Barenboim: «Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una
per il futuro, per l’eternità.»
L’opera d’arte deve saper essere attuale ma, portando con se le esperienze accumulate nel tempo, deve saper guardare oltre l’oggi altrimenti corre il rischio di invecchiare immediatamente.
L’arte deve
per forza parlare ai posteri altrimenti non sarebbe tale.
Henri Matisse – Il pappagallo e la sirena, 1952-53 Guazzo, collage su carta su tela, cm 337 x 768 Stedelijk Museum, Amsterdam
Reduce proprio ieri sera da una visita a Castel Sant'Angelo, devo dire che, anche se molto alla lontana, questo Matisse mi ha ricordato gli splendidi affreschi ad intreccio della Sala della Biblioteca, ispirata alla sala della Volta della Domus Aurea di Nerone. Qui mi viene molto semplice e naturale parlare di immortalità di un'opera..
RispondiEliminaCiao Franco, nel tuo caso è il tempo che ha sentenziato, le opere eccelse che hai ammirato sono immortali in quanto hanno resistito (artisticamente) nel tempo, quello a cui si riferisce Barenboim è la proiezione futura di un'opera d'arte, non tutto quello che viene realizzato nel nostro contemporaneo sarà incoronato "opera d'arte", per far si che succeda è doveroso sapere che ci dobbiamo rivolgere al futuro.
EliminaComplimenti per la scelta della visita, non ci sono mai stato di persona ma conosco gli affreschi a cui ti riferisci, grandi opere senz'altro.
Grazie per l'idea dell'accostamento, buona giornata.
Devi riuscire perché davvero Castel Sant'Angelo è uno scrigno d'arte pazzesca..dai romani al Rinascimento in simbiosi incredibile.. all'interno respiri il borgo e la raffinatezza, il genio architettonico e la magnificenza papale.. credo davvero un qualcosa di imperdibile.
EliminaGrazie Franco, nella lista c'è anche questo.
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