“Sono figlio di un comunista della classe povera e di una borghese fervente cattolica, sono stato battezzato ma non si poteva andare in chiesa. Mio padre non voleva sentire parlare di preghiere ma mia mamma la sera dopo cena mi leggeva brani della bibbia. Sono sempre stato particolarmente legato al pensiero religioso e l’ho sempre affrontato con grande curiosità e con assoluto rispetto”
Dal 1 giugno al 16 ottobre 2011, alla Nuova scuola di Santa Maria della misericordia a Venezia, Jan Fabre presenta un’opera che immancabilmente fa discutere.
Sogno compassionevole (Pietà V) |
Ci troviamo davanti a quattro sculture in marmo duro (La Pietà V è ricavata da un blocco di marmo di Carrara) che rappresentano i simboli del contatto tra l’uomo e la sfera ultraterrena.
Il
primo incontro è Strumenti
di pietà terroristica (Pietà I) La rappresentazione della croce di
chiodi una visione pagana della religione (come afferma l’autore) che rimane
lontana dalla spiritualità.
Strumenti di pietà terroristica (Pietà I) |
Il secondo incontro è “Tomba
vivente (Pietà II) la trinità è composta dalla croce avvolta dall’edera e una
piccola chiocciola collocata sulla parte bassa del cervello. Qui viene
rappresentata la visione cristiano-cattolica.
Tomba vivente (Pietà II) |
Il terzo incontro, “Fontana
della vita imitante la forma e lo stile della miniatura (Pietà III) incrocia il
cervello con un bonsai, chiaro riferimento allo scintoismo giapponese.
Fontana della vita imitante la forma e lo stile della miniatura (Pietà III) |
Il quarto simbolo è “Ascesa
delle pietre oracolari (Pietà IV) mostra il cervello e quattro tartarughe
rovesciate, che simboleggiano la religiosità indiana, cinese e della Grecia
antica.
Ascesa delle pietre oracolari (Pietà IV) |
Questo percorso porta
all’opera più importante che, a detta dell’artista fiammingo, non vuole essere
una provocazione ma che rappresenta il confronto e lo scontro tra la bellezza e
lo spirito. L’immagine che appare fortemente controversa mostra l’atto naturale
di una madre che è disposta a sacrificarsi pur di sostituirsi al figlio morto,
il più grande gesto d’amore.
Lo trovo stupendo! Ciao buona giornata!
RispondiEliminaCiao Marina, un'opera che lascia spazio ad infinite interpretazioni.
EliminaUn percorso spirituale che ognuno può affrontare in modo assolutamente personale.
Grazie, buona serata.