Il famosissimo
storico dell’arte statunitense Bernard Berenson (Bernhard
Valvrojenski) elegantemente ammirato dalla scultura di Antonio Canova, la
statua raffigura Paolina Borghese, altrettanto nota sorella di Napoleone
Bonaparte.
La
scultura è ripresa di spalle, al centro della scena c’è dunque Berenson.
L’opera
in questione è senza dubbio la fotografia di David Seymour, il soggetto è il
critico americano, mentre il capolavoro di Canova funge da “narrazione”.
Spesso,
per non dire quasi sempre, ci imbattiamo in fotografie che immortalano opere
d’arte, se l’opera è l’unico soggetto ripreso la fotografia non viene
minimamente presa in considerazione (davanti ad uno scatto che riprende i
Girasoli di Van Gogh, ad esempio, per noi si tratta del dipinto del pittore
olandese e non di una riproduzione dello stesso) nel caso un’opera faccia parte
di una “scenografia” più complessa allora è la fotografia ad essere l’opera
d’arte.
In
questo caso l’artista non è Canova ma Seymour, il soggetto non è la scultura e
nemmeno Berenson, al centro della scena è il concetto di “osservazione
dell’arte”, l’ammirazione dell’opera, fino all’estasi (evento rarissimo ma di
un’intensità sconvolgente).
Un concetto felicemente espresso, e un estasi decisamente condivisibile ;)
RispondiEliminaL'estasi, un privilegio raro.
EliminaGrazie Franco, buona serata.
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RispondiEliminaBenvenuta/o, grazie.
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