A più di trent’anni dalla realizzazione di quest’opera
possiamo quantomeno chiederci se Mario Schifano avesse intuito la deriva,
soprattutto morale, del calcio moderno.
Ognuno ne può trarre le più
“personali” indicazioni, non possiamo però ignorare che la visione artistica è
proiettata nel tempo.
L'unico soggetto riconoscibile è il
campo di calcio, il resto è lasciato all'interpretazione di chi osserva, il
titolo è indicativo ma vi è traccia di una narrazione lineare, la
percezione di ognuno di noi è influenzata dal nostro pensiero e da un preciso
periodo storico, il resto "viaggia" autonomamente, senza controllo
alcuno.
All’epoca il pittore aveva 56 anni e
uno “sguardo” disilluso … ma forse sono solo suggestioni.
Mario Schifano - Abita a casa del diavolo,
1990, Smalto e acrilico su tela, 250 x 250 cm |
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