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lunedì 20 novembre 2023

l'immensità delle piccole cose.

Dai primi giorni di ottobre è in “scena" a Milano, nelle sale di Palazzo Reale, una mostra personale dedicata a Giorgio Morandi, il pittore bolognese era assente dal capoluogo lombardo da più di tre decenni, un vuoto che finalmente viene colmato.

Giorgio Morandi – Natura morta, 1951 - Olio tela cm 24,5 x 32 - Collezione privata


Artista sottovalutato dagli stessi amanti dell’arte e pressoché ignorato dal grande pubblico, Morandi incarna la visione intima e apparentemente semplice del vivere quotidiano dove le piccole cose, quelle che riteniamo banali in quanto utilizzate giornalmente per i nostri bisogni basilari, si ergono ad assolute protagoniste.

Sono proprio gli oggetti meno eclatanti, bottiglie, brocche, tazze, bicchieri, barattoli, a prendere possesso del centro della scena, posizionati su mensole, sopra ad un tavolo spoglio o inserite in un contesto dove è il vuoto a circondare i “protagonisti”.

L’influenza degli “sperimentatori” che nei primi decenni del 900 dettavano l’agenda artistica, in particolare la metafisica di De Chirico, non ha attecchito più di tanto, Morandi ha preferito seguire una personalissima strada che indaga i pensieri complessi all’interno delle piccole cose.

I suoi dipinti accompagnano lo spettatore in una “meditazione” dove la superficialità lascia il posto alla profondità, uno spazio intimo che ad un primo sguardo sembra quantomeno improbabile.

La mostra milanese, dal titolo “Morandi 1890, 1964” sarà visitabile fino al 4 febbraio 2024.    

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