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sabato 18 dicembre 2021

La Tv è nemica della cultura?

Che i media televisivi in Italia non abbiano nel proprio DNA la divulgazione delle arti, il concetto di condivisione culturale, non è un mistero ma ci sono emittenti che fanno dell’anti-cultura la propria missione.

Mentre la Rai, con i molti limiti che la contraddistinguono, offre l’opportunità di andare oltre le banalità quotidiane (magari ad orari discutibili o relegando la cultura su canali secondari) Mediaset non si limita ad ignorare qualsiasi cosa non sia “ciarpame” ma si impegna a denigrare ogni tentativo di alzare l’asticella.

E’ successo qualche sera fa, all’interno di Striscia la notizia (che si autoproclama “TG satirico” ma che sembra più una vasca per la raccolta di liquami) è andato in onda un servizio su una scultura posizionata al centro di una rotonda in provincia di Como.

Tutto era costruito per insultare e deridere tale opera, indipendentemente dalla qualità estetica e di pensiero, della stessa.

L’inviata, che ha eccelso in arroganza, incompetenza e stupidità, ha, in modo puerile e meschino, deriso la scultura senza aver mai preso in considerazione l’idea di approfondire il significato e soprattutto la costruzione concettuale  che sta dietro a questo lavoro.

Il servizio si è basato su finte interviste a dei passanti, imbeccati alla perfezione, incapaci di simulare un minimo di realismo con il risultato di fare la figura dei perfetti idioti.

Naturalmente non è stata fatta l’unica cosa sensata, nessuno si è infatti preso la briga di chiedere informazioni alla scultrice Claudia Chinaglia e all’architetto Ivo Pellegri, autori dell’opera.

Per simulare una parvenza di competenza hanno mandato in onda una considerazione di un “critico d’arte” le cui parole erano tutt’altro che “artistiche” ed erano in linea con il misero copione in atto.

Potremmo riassumere così quello che è successo, un servizio spazzatura all’interno di un programma spazzatura mandato in onda da un’emittente spazzatura per un pubblico che si nutre prevalentemente di spazzatura.

Non è mia intenzione entrare nello specifico della scultura, non ho le necessarie informazioni per poter approfondire (non l’ho vista dal vivo e non ci sono molte immagini in rete, questa fotografia di Cesare Contin è l'unica che può rendere l'idea di cosa stiamo parlando) ma non è raro assistere alla derisione della cultura, che affianca l’esaltazione del nulla (e spesso anche a qualcosa di peggio).

Considerato che la domanda iniziale era palesemente retorica potremmo concludere con un altro quesito: è il livello irrimediabilmente basso di molta gente ad obbligare la TV ad abbassarsi, pena la perdita di audience o è il livello infimo della TV ad influenzare negativamente gli spettatori? (in quest’ultimo caso se lo spettatore si lascia trascinare cosi in basso ha, a sua volta, moltissime responsabilità, in ogni caso è del singolo individuo la scelta).


8 commenti:

  1. Non vedo Striscia la notizia da anni, e credo questa sia la risposta più adatta a certa televisione: ignorarla e lasciarla a chi la merita. Un assunto che risponde anche alla domanda finale. E' lo spettatore che si lascia trascinare. Spesso la sua pochezza non gli permettere di vedere altro.

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    1. Infatti ho visto il servizio casualmente mentre facevo zapping (mentre lo faceva mia moglie) mi ha incuriosito l'immagine della scultura ma mi sono reso immediatamente conto della miseria culturale di ciò che andava in onda, da qui la mia riflessione.
      Grazie Franco, buona giornata.

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  2. Per rispondere alla domanda finale, credo che si influenzino a vicenda abbassandosi fino
    a cadere in un baratro senza fine. Sono come in una spirale secondo me in cui non si riesce a capire come si è originato tutto questo. Io non seguo più Mediaset da anni, ormai dà spazio solo al trash. La Rai non è il massimo, però sui canali secondari come Rai Cultura, Rai Scuola, Rai Storia offre un buon servizio secondo me, ma il problema è proprio che lo offre sui canali secondari che non vengono guardati dalla gran parte della gente. C'è da dire che sulla terza rete ci sono dei programmi interessanti quali Sapiens di Mario Tozzi, Rebus con Augias e Bianchini, Il Kilimangiaro, Città segrete sempre con Augias, Che tempo che fa. Per quanto riguarda l'arte un bel lavoro lo compie Alberto Angela.

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    1. Ciao Caterina, purtroppo c'è una tendenza al ribasso che sembra arrestarsi, come dici tu la Rai trasmette ancora qualcosa che valga la pena di seguire ma proprio oggi su Rai 3 ho sentito l'esaltazione culturale dei "ferragnez", al peggio non c'è mai fine.
      Non amo particolarmente alcuni conduttori delle trasmissioni che hai elencato (Fazio e la cultura non sembrano sinonimi, ma è un mio punto di vista) ma è innegabile che si tratta di programmi che invitano a riflettere e che comunque portano conoscenze.
      Grazie, buona serata.

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  3. Mediaset è la condanna di questa società ormai decaduta. La lobotomizzazione a cui la tv commerciale ha abituato chi la segue, ha raggiunto il suo scopo: esaltazione del nulla e imbarbarimento delle menti. Resta poco: qualche programma di approfondimento sui canali digitali Rai e alcune trasmissioni si Rai 3. Per esempio, questo inverno ho apprezzato molto la trasmissione musicale di Stefano Bollani e moglie, Via dei matti n.0. Uno splendore a cui non siamo più abituati. Spero ci sia una seconda stagione. Ripiego sui canali a pagamento e i loro film e serie. Ma la cosa migliore resta sempre la lettura;)

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    1. Mediaset è la condanna o lo specchio di una società decaduta? E' l'emblema di un controllo sulle menti deboli che rifiutando ogni sforzo si abbandonano al pensiero altrui (in questo caso parlare di pensiero è difficile).
      I canali a pagamento si basano su film e serie, approfondimenti storici, culturali, artistici, non sono contemplati (anche se una piattaforma fa pagare per mettere in onda un reality sula famiglia anticulturale per eccellenza, e forse per questo seguitissima).
      La lettura è in assoluto il miglior nutrimento per la mente, nutrimento che fortifica lo spirito e di conseguenza il corpo, ma necessita di un impegno il cui rifiuto porta alla dipendenza dell'altrui volere.
      Grazie Mariella, buona domenica.

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  4. direi che questa televisione ha (quasi) sempre inseguito i lati peggiori delle perdone e della società contribuendone all'imbarbarimento.
    guardo poco la teevisione, ma ho tolto questa emittente dalla programmazione.
    scelta drastica, forse, ma scelta di sopravvivenza.
    ciao Romualdo

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    1. Ciao Alberto, la TV si adegua al livello dei suoi spettatori, ma non fa nulla per migliorare la situazione, la scelta di evitare certi canali è fondamentale per mantenere un decoro culturale e semmai cercare di migliorarci.
      "Una scelta di sopravvivenza" per non morire dentro.
      Grazie, buona serata.

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