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sabato 6 marzo 2021

L'esteriorità e il senso artistico

Questa boccetta di profumo è una delle più costose di sempre, realizzata nel 1921 (esattamente un secolo fa) nel 2009 viene battuta all’asta da Christie’s a Parigi per la cifra di 11 milioni e mezzo di dollari.

Il prezioso gioiello ha una peculiarità, per mantenere intatto il suo valore, e casomai aumentarlo, non deve essere aperto.

Ma questo non è sufficiente a rendere unica e dal valore inestimabile questa confezione non è il contenuto ma l'etichetta.

Il “divieto” di aprire la confezione, che causerebbe il deprezzamento della boccetta, non ha solo lo scopo di mantenere intatta la confezione ma quello di impedire (solo formalmente in quanto si conosce il contenuto) che venga alla luce che si tratta di un comune profumo.

E’ dunque l’etichetta a trasformare un comune oggetto di consumo in un’opera d’arte, è bastato incollare il ritratto di Rrose Sélavy sopra l’etichetta originale è il gioco è fatto.

L’intervento di due artisti di fama mondiale ha reso possibile questa trasformazione, il fotografo che ha immortalato la donna è Man Ray mentre dietro “l’affascinate” signora si cela (nemmeno troppo) l’estro e il genio di

4 commenti:

  1. Assurdo anche pensare che spesso i vini "da collezione" non vengano aperti e degustati... un valore immenso dato a cose probabilmente rovinate, in effetti, dal tempo! E se non sono rovinati è un gran peccato non goderne. Siamo proprio matti... 😂 O stupidi! 😜

    Che voglia di dare un'annusata in quella boccetta hi hi hi...

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    1. Ciao Anna, riguardo al vino se da una parte sono d'accordo con te, dall'altra posso solo pensare che una bottiglia vuota perda completamente il proprio valore.
      La boccetta di profumo in questione invece segue criteri completamente diversi, il contenuto è, o era all'epoca, diffuso e alla portata di tutti, la differenza la fa l'etichetta e in particolare la "signora" catturata dalla macchina fotografica di Man Ray ...
      Penso che in questo caso annusare il contenuto non precluda, se non in parte, il senso artistico della boccetta, e poi c'è il rischio di rimanerne delusi.
      Grazie per gli interventi mai banali, bona serata.

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    2. Sul vino restiamo in bilico: vero che se la bottiglia viene svuotata perde il suo valore ma avere una bottiglia di vino pregiato e non degustarlo è un vero peccato. Però se lo apro perde valore (e non è nemmeno detto che degusterò qualcosa di ancora buono) quindi se ho fatto un investimento ci penserò due volte... Un bel dilemma, ogni fortunato possessore farà secondo le proprie preferenze. 😊

      Comunque hai ragione, sono due casi differenti ma l'associazione mi è venuta istintiva!

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    3. La risposta certa non esiste, esistono solo dei punti di vista, scambiandoli creiamo altri punti di vista, senza fine.
      Non posseggo alcuna bottiglia di un certo valore, mi viene risparmiato il dilemma "aprire o non aprire" e non è poco 😉
      Ciao, a presto.

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