Maurice
Merlau-Ponty, riferendosi alle parole, distingueva tra “le parole parlate e le
parole parlanti”, se trasferiamo questo concetto nello spazio pittorico
possiamo trovarci di fronte a dipinti che si guardano e dipinti che ci
guardano?
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgm-I4tWkfVqMWmZT7pgj5v93-ofDC0W95dmDL6ztVs-mP3lauh7wYDvvHXr9dH1-89oS-VtCQc95SVg4LajwR7OJ51r3ItXZ9sKSD8mAe5Vm7qW2umw2otiPA1WlmyRXGd-h3_pyBT05U/s280/450px-Die_Zwitscher-Maschine_%2528Twittering_Machine%2529.jpg)
Il confronto, il dialogo che il pittore, ma vale anche per l’osservatore, intavola
con l’opera rende quest’ultima eternamente mutevole, lo scambio, se sostenuto da basi solide, può
continuare all’infinito.
Paul
Klee lavorava spesso a più tele contemporaneamente, anche 12 o 13, ad un certo
punto si fermava, si sedeva di fronte ai quadri e ascoltava, osservava, sosteneva infatti
che “i quadri mi guardano”, sottolineando quanto fosse fondamentale la “parola”
dei dipinti nella realizzazione degli stessi.
Naturalmente
è diverso il dialogo che le opere hanno con l’artista rispetto al confronto con
lo spettatore, con il primo collaborano a creare l’insieme, con il secondo
discutono dell’eternità dell’arte.
Nelle immagini: sopra
Paul Cézanne: La Montagne Sainte-Wctoire (1904-1906) cm. 68
x 81 olio su tela, Zurigo Kunsthaus
sotto
Paul Klee : Twitterin Machine, 1922. cm 63,8 x 48,1 olio e inchiostro su carta, Museum of Modern Art, new York
Buongiorno Romualdo.
RispondiEliminaIl dialogo in arte penso sia fondamentale.
Mi piace molto la tua chiusura, le opere con l'artista "collaborano a creare l’insieme", con lo spettatore "discutono dell’eternità dell’arte". Qui ci vuole un applauso per te.
Ciao grandioso amico, buona Domenica!
Ciao Pia, grazie infinite, sei troppo buona. I tuoi complimenti mi fanno molto piacere perché non sono scontati, so che se qualcosa non ti convince non esiti a farlo presente e questo lo apprezzo.
RispondiEliminaL'arte, e tu da esperta appassionata lo confermi, non può esistere senza un continuo scambio, l'artista, la sua creazione e chi fruisce di questo risultato, mi ha sempre affascinato l'idea dell'evoluzione delle opere nel tempo, la direzione che "prendono" a seconda di come si relazionano con lo spettatore.
Grazie ancora carissima, un abbraccio.
Caro Romualdo, accetta i miei complimenti, se anche sono non un intenditore, tu ci dai tanti esempi!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao carissimo Tomaso, i tuoi complimenti li accetto volentieri, sono graditissimi, te l'ho già detto in altre occasioni, te ne intendi molto più di quanto credi.
EliminaGrazie infinite, un abbraccio e l'augurio di un felice fine settimana.