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sabato 5 ottobre 2019

Variazioni, la linea di confine, James Ensor


Autore:   James Ensor
(Ostenda, 1860 – Ostenda, 1949)

Titolo dell’opera: Fiori e ortaggi – 1896 ca.

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 79 cm x 98 cm

Ubicazione attuale:  Museo Koninklijk per Schone Kunsten, Anversa





Famoso per i dipinti dal soggetto grottesco e assurdo dove personaggi, spesso in maschera, danno vita a scene dove l’assenza di realismo logico la fa da padrona.

In questo quadro Ensor sembra invece dedicarsi al piacere della pittura, mantiene intatto il senso del colore presente nelle altre opere ma ci lascia un senso di piacevole calma.

Ma stiamo parlando di Ensor e in fondo, se guardiamo con attenzione, un pizzico di “stravolgimento” è presente, l’espressionismo che da li a poco prenderà piede già comincia a fare capolino, cosi come la scia che, con le sue opere più note, ci riporta ad un personale “simbolismo” che lascerà indelebili tracce riprese dalla pittura di inizio novecento.

Tutto è chiaro sul tavolo, i fiori nei vasi, la brocca decorata, e gli ortaggi appoggiati sul piano del tavolo stesso sono la canonica espressione di una lieve e piacevole natura morta.

Lo sfondo però non è anonimo pur non essendo riconoscibile, potrebbe essere l’interno di un’abitazione o di un altro luogo, ma anche una rappresentazione all’aperto, più probabilmente il luogo idealizzato cambia a seconda di come ci approcciamo al dipinto, il pittore fiammingo ci lascia immaginare la scena permettendoci di costruirne una narrazione. 

6 commenti:

  1. Caro Romualdo, questo dipinto mi piace veramente, i fiori sono sempre di moda, poi aggiungi i ortaggi è il massimo.
    Ciao e buona fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso  

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  2. Grande Tomaso, hai ragione, i fiori non hanno età.
    Un abbraccio, buona giornata.

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  3. Guardando le opere di Ensor sembra lui voglia solo divertirsi e studiare i vari cambi di pennellate per osservarne l'effetto ottenuto.
    Ogni lavoro sembra diverso...non so dirti di più, lo conosco poco.
    Ma tu hai descritto molto bene questo suo dipinto e ti ringrazio.
    Buona giornata Romualdo.

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    1. Ciao Pia, Ensor si dedicava a "soggetti" più enigmatici, voleva mettere in risalto l'irrazionalità dell'essere umano, quest'opera sembra una pausa dalle assurdità che notava (e che si notano) nel quotidiano.
      Come sempre si tratta di una mia interpretazione, non è facile, se non impossibile, dare una lettura che sia il più fedele possibile al pensiero dell'artista, cosa tra l'altro che non ritengo rilevante.
      Buona giornata a te e grazie per il tuo pensiero.

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  4. mi piacerebbe ammirare Ensor e i suoi dipinti grotteschi che non conosco bene, come non sapevo che si avvicinasse così tanto all'impressionismo. Originale la possibilità di collocare il luogo del quadro dove si preferisce, forse all'aperto aspettando un delizioso pic-nic nell'aria temperata? Chissà..forse..
    Come sempre grazie mio caro Romualdo.
    un abbraccio forte

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    1. Ciao Nella, ne avevo accennato qualche tempo fa dedicando alcune righe al suo Scheltri che si disputano un impiccato
      mi ha incuriosito questa natura morta che, oltre all'utilizzo dei colori sembra prendere una strada diversa da quelle che ci ha abituato.
      Non so quanto valga la mia "lettura" a riguardo dell'ambientazione ma davanti a questo dipinto continuo a pormi molte domande senza naturalmente arrivare ad alcuna risposta.
      Grazie a te, un abbraccio e buona serata.

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