Autore: Guido Cagnacci
(Santarcangelo di
Romagna, 1601 – Vienna, 1663)
Titolo
dell’opera: Pala dei Carmelitani – 1630 ca.
Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:
335 cm x 210 cm
Ubicazione attuale: Chiesa di San Giovanni Battista, Rimini
La pala mostra tre
scene raccolte in un’unica narrazione, in alto Sant’Andrea Corsini vescovo di
Fiesole, facente parte dell’ordine dei carmelitani, mentre ha una visione della
Vergine e di Gesù ancora in fasce.
Sotto a destra
un’altra santa appartenente all’ordine delle carmelitane, si tratta di Santa
Maria Maddalena de Pazzi che mostra orgogliosa, e con estrema devozione, il
proprio cuore,mentre un angelo al limite della pala le mette in testa una
corona di spine.
A sinistra possiamo
vedere Santa Teresa D’Avila mentre sta “vivendo” un’estasi di rara intensità
(difficile non collegare questa rappresentazione a quella che il Bernini
realizzerà in scultura una trentina d’anni dopo).
L’estasi della
santa spagnola travolge la donna stessa in una sensuale passione spirituale che
non può non esprimere anche un coinvolgimento fisico.
L’angelo che
impugna la freccia che colpisce Santa Teresa è forse il personaggio più curioso
del dipinto, lo sguardo si volge verso l’esterno dell’opera, il volto
illuminato ci dice che qualcosa o
qualcuno ha attirato la sua attenzione ma la nostra curiosità resterà tale.
Sospeso tra la
sorpresa ed il timore l’angelo spicca anche per l’acceso rosso della sua veste,
evidenza cromatica simile a quella della Vergine in un insieme di colori cupi.