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sabato 19 ottobre 2019

La profondità (relativa) del silenzio, John Cage.


“4’33” è un’opera del compositore statunitense John Cage.

L’originale composizione dalla durata di quattro minuti e trentatré secondi ed è divisa in tre movimenti rispettivamente di 30 secondi il primo, 2 minuti e 23 secondi il successivo e 1 minuto e 40 il terzo.


Composta per qualsiasi strumento ha la caratteristica di rappresentare un silenzio musicale.

L’assenza infatti di qualsiasi suono proveniente dagli strumenti non ha il compito di “descrivere” il silenzio ma quello di evidenziare i suoni esterni all’orchestra o al solista che si esibisce, in questi 4 minuti e mezzo vengono ampliati i suoni, i rumori prodotti dai musicisti, dal pubblico o prodotti dall’esterno del teatro. E anche dove i rumori esterni vengono attutiti il silenzio nella sua essenza non è percepibile, è sempre presente il battito del nostro cuore, il fluire del sangue. 

Irritante per alcuni, geniale per molti, Cage esplora l’essenza del silenzio senza veramente trovarlo, la durata dell’esibizione è di 273 secondi, lo zero assoluto è a -273,15 °C, quest’ultima è una temperatura impossibile da raggiungere e Cage ci mostra che anche il silenzio assoluto è una meta irraggiungibile.

Il compositore di Los Angeles deve l’ispirazione per quest’opera all’amico pittore Robert Rauschenberg e ai suoi “White Painting”, dipinti bianchi che cambiavano tonalità a seconda delle condizioni luminose.

Difficile interpretare una composizione musicale senza musica, l’aspetto puramente filosofico ci spinge a entrare nell’opera in quanto realizzazione concettuale.

E’ impossibile restare indifferenti a quest’opera, che il nostro giudizio sia positivo o negativo non possiamo non riflettere sull’assenza di qualsiasi “assolutismo”, e il silenzio non ne è esente.

A seguire il video della rappresentazione dell’opera da parte del pianista William Marx.

(Nell’immagine in alto: Robert Rauschenberg, White Painting [three panel], 1951)

4 commenti:

  1. Scusa se rido...Ahahahah...
    Qui hai messo in mostra il tuo umorismo e la tua intelligente ironia latente.
    Devo riconoscere che non sapevo di questo artista e la tua cultura musicale mi ha piacevolmente stupito.
    Fantastico di un Romualdo! Ahahahah...Ti abbraccio forte e buon fine settimana!

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    1. Ciao Pia, a volte escono allo scoperto i lati meno evidenti del nostro essere, mi fa piacere l'averti strappato un sorriso.
      Cage, musicista d'avanguardia, ha dato vita a questa composizione definendola "la più importante delle opere che ho realizzato" e penso che, al di la del suo essere surreale, apra in modo deciso e come sostieni giustamente tu con un pizzico di umorismo, la strada all'idea che niente è assoluto.
      Grazie mille per le belle parole, un abbraccio a te e buona giornata.

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  2. La prima volta che ne sentii parlare fu nell'episodio "Le Vacanze Intelligenti" del film "Dove vai in vacanza", con Alberto Sordi e consorte esterrefatti davanti a 273 secondi di completo silenzio! Qualcuno lo ricorda?

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    1. Benvenuto Nino, hai perfettamente ragione, avevo scordato questa scena, tra le molte "stranezze" osservate e ascoltate alla Biennale di Venezia dalla celeberrima coppia Remo-Augusta, alias Sordi-Longhi, c'è l'esibizione dell'opera di Cage, una reazione che in fondo è la nostra quando la incontriamo per la prima volta.
      Grazie di averlo ricordato, buona giornata.

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