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lunedì 26 gennaio 2015

Matricola 62978, Daniel Piquée Audrian


Il "coraggio" di creare.

Creare vuol dire esternare i propri sentimenti, mostrare quello che con le parole non si riesce o non ti lasciano dire, superare i muri che risultano invalicabili se affrontati con la sola parola ma che possono essere superati con l'utilizzo della creatività appunto con un'opera d'arte indipendentemente dal livello artistico esteriore ma che raggiunge l'obbiettivo di farci partecipi dell'emozione dell'artista.



Dalla stazione al campo
E parlando di coraggio, chi più di loro, i sopravvissuti all'orrore dei lager, è più coraggioso nell'affrontare un'esperienza devastante che riapre ferite mai rimarginate ogni qualvolta ne parlano o ne scrivono



Per non dimenticare quel terribile periodo voglio mostrarvi alcuni disegni di Daniel Piquée Audrian, un deportato francese  matricola 62978  che racconta la sua storia con un'intensità e profondità che solo in questo modo riesce ad esprimere tutta la drammaticità di quei giorni.

 
 

Esecuzioni con l'alta tensione
 
Il blocco di quarantena
Il carro bestiame


La "compagnia di disciplina"


L'impiccagione
Interno di una baracca
Uscita dei "commandi"
La distribuzione del pane

 


La sezione di Hartheim




La zuppa di mezzogiorno


Lavoro all'esterno

Le docce


Ritorno al campo


La marsigliese della liberazione

2 commenti:

  1. Mi viene in mente questo post che ho letto qualche giorno fa, lo condivido con te e con chi passa di qua.
    http://gavrocheblog.blogspot.it/2015/01/non-ci-e-concesso-lasciare-il-mondo.html

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    1. Ciao Anna, grazie, ho dato un'occhiata al blog, è veramente interessante e andrà approfondito.
      Buona serata.

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