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mercoledì 6 agosto 2014

Pet Samatary, Stephen King

 
L’eterno dilemma, può l’uomo ergersi a creatore e se si a che prezzo?

L'argomento era stato proposto da Mary Shelley nel suo eccellente romanzo “Frankenstein”, anche Stephen King  prova a cimentarsi su un argomento che da sempre attrae e spaventa gli uomini di tutto il mondo: si può ridare la vita e tutto questo che costo comporta?

In Pet Samatary King racconta di Louis un medico che viene nominato direttore sanitario presso l’università del Maine. Si trasferisce in una grande casa vicino al piccolo centro di Ludlow con la moglie Rachel e i figli Ellie e Gage, con loro anche il gatto di Ellie.

Ad affrontare le difficoltà iniziali interviene il vicino, Jud che li avvisa circa la pericolosità della superstrada che costeggia la loro casa costantemente percorsa da grandi camion ad alta velocità. 

Jud e Louis diventano amici. Louis ha perso il padre a 3 anni e trova in Jud la figura paterna che manca da allora. Jud mette a rischio l’amicizia con i Creeds quando, alcune settimane dopo porta la famiglia a visitare nel bosco dietro casa un piccolo cimitero dove i bambini del posto seppelliscono i propri animali.

Rachel non vuole toccare con i figli il discorso della morte forse perche lei stessa rimase traumatizzata da piccola per la prematura scomparsa della sorella.

Louis stesso subisce un’esperienza traumatica, uno studente, Victor Pascow, muore in un incidente stradale e dice le sue ultime parole a Louis anche se i due non si conoscono. La notte successiva Louis fa un sogno molto realistico, Pascow lo accompagna al piccolo cimitero ed avvisa lo stesso Louis di non “andare oltre, non importa quanto credi sia necessario”. Al risveglio il mattino successivo Louis si convince di aver sognato tutto, finche non vede i suoi piedi sporchi di fango e aghi di pino, nonostante questo etichetta il tutto come un prodotto dello stress subito dalla morte di Pascow.

Rachel ed i bambini  sono andati dai nonni a Chicago, in un incidente muore il gatto di Ellie, Louis per evitare di dare la notizia alla figlia decide di seppellire il gatto nel piccolo cimitero degli animali. Jud, per ripagare Louis che intervenendo tempestivamente salva la moglie dopo un attacco cardiaco, va oltre il cimitero e porta Louis verso quello che egli stesso definisce “il vero cimitero”, un antico luogo usato dagli indiani Micmac. Qui seppelliscono il gatto e Jud assicura che tornerà in vita durante la notte.

Louis non ci crede, e pensa che questa storia sia finita fino al pomeriggio successivo, quando il gatto torna a casa. È ovvio che Church non è lo stesso di prima. Church caccia topi ed uccelli più spesso di prima, ma li squarta senza mangiarli. Il gatto emana anche un odore che costringe Ellie a non volerlo in camera la notte. Jud conferma che questa è la regola, non l'eccezione, per gli animali risorti.
Il gatto di Ellie nel film

Mesi dopo mentre gioca sul prato di casa il piccolo Gage  si avvicina troppo alla superstrada, quando i genitori se ne accorgono è troppo tardi, un camion lanciato a forte velocità colpisce il bambino ributtandolo sul prato, gage non è stato investito in pieno ma l’urto è sufficiente: Gage non ce la fa.

Louis è particolarmente tormentato per non essere riuscito a salvare il figlio. Comincia a considerare l'idea di riportare in vita il figlio con l'aiuto del cimitero indiano. Jud, immaginando quello che Louis ha in mente, tenta di dissuaderlo raccontandogli la storia dell'ultima persona rinata. Termina la storia affermando che "il posto ha un potere" e questo potere ha causato la morte di Gage perché Jud, spinto da esso, vi ha portato Louis.

Nonostante questo, Louis decide di mettere in atto il piano, con orribili conseguenze per sé e per i suoi cari. Gage ritorna dal mondo dei morti sotto forma di mostro demoniaco, ombra di sé stesso, ed inizia la sua missione uccidendo Jud con uno dei bisturi di Louis, quindi passa alla madre. Louis si confronta col figlio e lo rimanda nella tomba con un'iniezione letale. Apprendiamo, in ogni caso, che non ha ancora imparato dai suoi errori.

Stephen King in una apparizione nel film
Posseduto dallo spirito malvagio che consente la resurrezione dei cadaveri, egli pensa che se Gage è diventato una specie di demone è colpa del troppo tempo passato dal momento della morte a quello della sepoltura nel cimitero indiano, quindi dà fuoco alla casa di Jud (dove si era compiuto il massacro) e porta la moglie morta nel luogo di sepoltura. È notte, Louis, ormai diventato pazzo dal dolore, è seduto alla sua scrivania e sta controllando delle carte, quando sente una mano gelida appoggiarsi sulla spalla e ode la voce di Rachel chiamarlo "Caro..."; a questo punto il racconto finisce, lasciando al lettore il dubbio su come sia finita la vicenda.

Da questo romanzo è stato tratto un film, il pessimo titolo italiano, “Cimitero vivente” è una delle cause del fallimento della pellicola che al contrario di altre riduzioni dei romanzi di King, racconta la storia seguendo, anche se parzialmente, lo scritto del “Re”.

14 commenti:

  1. Una storia sicuramente avvincente e piena di mistero. Credo proprio che lo leggerò. E' un autore ddi cui già ho letto molto, ben strutturato e spesso carico di suspense anche se i suoi libri non sono dei gialli.

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  2. Ciao Ambra, King in questo romanzo utilizza il genere horror per parlare di un argomento sempre attuale, leggendo il romanzo, a prima vista spicca il lato fantastico della storia, anche se nel profondo mette in evidenza il rischio che si può correre volendo fare il passo oltre il lecito.
    A presto.

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  3. Uno dei romanzi più truculenti del Re, lo rileggo sempre con piacere. :-)

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  4. Ciao Pirkaf, romanzo in puro stile horror dove King si esibisce al meglio.
    Grazie , a presto.

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  5. Ho diversi libri di Stephen King, ma non sono ancora riuscita a leggerli tutti.
    Lo apprezzo perché mi piace il suo stile avvincente e a quanto vedo non si è smentito neanche stavolta.
    Ti saluto caro Romualdo, ciao.

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    1. Ciao Pia, secondo me fino alla fine degli anni 80, King si esprime al meglio, per poi diventare come dice lui stesso "pesantemente elefantiaco" nel 1983 - anno di pubblicazione di questo romanzo - riusciva ancora a descrivere i personaggi senza quelle noiose e lunghissime descrizioni dei pensieri ed emozioni che oggi rendono quasi illeggibili i suoi lavori.
      Un saluto a te, a presto.

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  6. Un romanzo che leggerò sicuramente!
    Buona giornata da Beatris

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    1. Ciao Beatris, spero che la lettura ti "prenda" come è capitato a me, si legge tutto d'un fiato.
      Buona giornata, a presto

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  7. Ciao Romualdo,
    mi piace Stephen King, ma sono d'accordo con te, quando dici che fino agli anni 80 i suoi film sono al meglio, per poi divenire quasi noiosi!
    A presto e grazie
    Buona continuazione di giornata
    Antonella

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    1. Ciao Antonella, nel 1999 King è coinvolto in un brutto incidente che lo tiene immobilizzato per molto tempo e, da allora sembra che l'interesse nei suoi scritti sia concentrato più sull'inconscio dei personaggi che sulla storia che fa da filo conduttore ai suoi romanzi, perde così d'intensità la trama che appare passare in secondo piano.
      Grazie, a presto.

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  8. Mi hanno sempre intrigato i romanzi di King e molte trasposizioni cinematografiche.Ci sono sempre o quasi gli animali in ogni suo libro, cosa , che per me animalista convinta e esagerata...si...lo confesso, a volte mi disturba. Ma questo romanzo che non conoscevo, racchiude molto ma molte di più. Esiste sempre il truculento, l'aldilà misterioso, ma mi sembra inserito in un modo molto intricato e tutto ciò spinge la tua curiosità e va oltre.
    Lo leggerò e sicuramente guarderò la pellicola.
    Grazi come sempre mio caro amico..
    Un bacio solare!

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    1. Ciao Nella, spesso King inserisce animali nei suoi romanzi, come d'altronde ci sono animali nella vita di tutti i giorni, in questo caso, e in altre occasioni, la trasformazione spesso malvagia degli animali stessi è dovuta all'intervento dell'uomo che, come sai, fatica a comportarsi "umanamente". Il romanzo è in perfetto stile "vecchio King", dove il mistero e l'orrore sono ben dosati e mescolati ad una trama avvincente.
      Grazie a te, a presto.

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  9. Proprio recentemente la mia dolce metà mi ha parlato di questa storia, non ricordo se parlando del libro o del film... Magari gli è venuto in mente vagando su YouTube ed incappando nei Ramones... https://www.youtube.com/watch?v=e7f2LZK3zsY
    Ma scommetto che la conoscevi già! ;-)

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    1. Ciao Anna, capita spesso che si venga a conoscenza di qualcosa di interessante, per caso, cerchiamo una determinata notizia o curiosità e questo ci porta a scoprire qualcos'altro, sapevo di un brano dei Ramones ma non ho mai approfondito, cosa che faccio immediatamente.
      Grazie e buona giornata.
      A presto.

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