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venerdì 30 agosto 2024

Se non serve a nulla ...

“La bellezza sta nell’incontro fortuito, su un tavolo operatorio, di una macchina da cucire e un ombrello”.



Questa frase, di Isidore Ducasse (noto anche con lo pseudonimo di Lautréamont) è la sintesi di un movimento, quello dadaista che partiva da una visione extra ordinaria. André Breton nel primo Manifesto dadaista cita i Les Chants de Maldoror, dello stesso Ducasse, definendoli la nascita del Surrealismo.

L’opera di cui voglio parlare è Cadeau di Man Ray, inutile dire che le parole di Ducasse calzano alla perfezione, un ferro da stiro in ferro sulla cui piastra vengono saldati 14 chiodi di rame (l’originale è andato perduto e l’autore ha dato vita ad alcune repliche, ecco perché si possono riscontrare alcune differenze nei dettagli).

In un secolo di vita abbondante, l’opera è del 1921, si sono susseguite numerose letture, naturalmente pensare di comprendere una scultura dadaista è un’utopia, semmai possiamo tentare di trarre una nostra personalissima interpretazione.

Il ferro da stiro, che ci può condurre in un ambiente legato alla sartoria, alla moda, al teatro, viene accostato ai chiodi che fanno pensare al lavoro manuale, ai cantieri, alle falegnamerie, due mondi lontani e al contempo meno distanti di quanto si potrebbe pensare.

Se il ferro da stiro e i chiodi hanno uno specifico compito, uniti perdono il loro “senso” e si annullano a vicenda, questo è il fine dell’operazione, togliere un oggetto costruito per un uso specifico e trasformarlo in un’opera il cui scopo è quello di trasformarsi in opera d’arte.

D’altro canto se sono in molti a pensare che questa non possa essere annoverata nella schiera delle opere d’arte. Penso che tutti saremo concordi che non può certo essere materialmente utile.

La provocazione, perché in fondo il movimento dada questo era, serve a spingere la visione artistica del tempo oltre i canoni consolidati, senza questa apertura staremmo viaggiando su strade più “sicure” ma concettualmente più limitanti.

L’opera nell’immagine è custodita alla Tate Modern di Londra.

2 commenti:

  1. Stirare coi chiodi potrebbe creare quei jeans che fanno così trend oggi, ricchi di strappi artificiali, e in vendita spesso a costi irragionevoli. Immaginatelo il pensiero di Man Ray, oggi, davanti una vetrina con tali articoli esposti:
    "Michia, sono riusciti a usarlo!!!" ahahah..

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    Risposte
    1. 😂Bella questa Franco, in effetti a qualcosa può servire, mi chiedo se Man Ray ne sarebbe felice per l'evoluzione dell'opera o deluso dal fatto che perde la sua "inutilità"😉.
      Geniale la tua interpretazione, grazie e buona serata.
      Romualdo Roggeri

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