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venerdì 15 dicembre 2023

E se ... L'accesso ai materiali avrebbe potuto cambiare la storia dell'arte?

Mi chiedo: nei secoli passati le difficoltà nel reperire e nel "costruire" i materiali, che in seguito avrebbero dato vita all'opera d’arte, non erano un freno al concetto artistico? Alla proiezione di un’idea personale?

Duccio di Buoninsegna – Maestà (part.) 1308-11 – Tempera su tavola cm 214 x 412 – Museo dell’Opera del Duomo, Siena.


Il pittore-pittrice (anche se al tempo le seconde non potevano esercitare, almeno ufficialmente) come avrebbe potuto dare vita ad autentiche rivoluzioni senza la facilità nel reperire supporti e colori?

É una questione culturale e sociale oppure è proprio la rivoluzione dei materiali, accessibili a costi contenuti, che ha dato vita alla pittura dall'impressionismo in poi?

Sono un appassionato d'arte in generale e di quella contemporanea in particolare, per questo mi sarebbe facile sostenere l’ipotesi contraria, ma è innegabile che oggi sia più facile sperimentare, azzardare, rischiare, proprio per il limitato danno economico nel caso di un'opera non riuscita.

Se pensiamo ai costi esorbitanti e alla necessità di personale impegnato a trasformarli in colori, cosa poteva fare un artista senza una commissione? Era sicuramente complicato realizzare opere con sfondi dorati, con il celebre blu oltremare (i lapislazzuli costavano un autentico occhio della testa) senza che qualcuno ne chiedesse la realizzazione finanziando materiali e bottega.

Ai giorni nostri chiunque si può permettere una tela e dei colori in tubetto (costi accessibili e nessuno a libro paga per crearli) sperimentare è facile ed economicamente praticabile, non riuscire nell’impresa non è un dramma, ci si può riprovare.


Hans Hartung – Untitled, 1948 – Olio su tela cm 97,2 x 146 – MoMA (Museum of Modern Art) New York

Non so se a dare la svolta epocale che ha visto, dalla seconda metà dell’ottocento, l’arte trasformarsi in modo deciso, sia stata solo la nascita della fotografia (imprescindibile) e una visione futuribile data dalle rivoluzioni in atto ma è innegabile che i grandi artisti del passato non erano da meno, magari limitati dalle pressioni (clero e nobiltà) che tenevano le redini della società.

Se molti pittori avessero avuto accesso pressoché illimitato a ciò che serve per “creare” con la pittura quello che conosciamo della storia dell’arte sarebbe immutato o l’evoluzione avrebbe preso strade diverse?

Come sempre i miei quesiti non hanno risposte certe, e probabilmente neppure le cercano, il mio è un modo di vedere il passato da prospettive diverse. Quello a cui assistiamo oggi è frutto ovviamente di esperienze passate, ma se queste ultime fossero state differenti …

6 commenti:

  1. Domandina non proprio semplice. 😊
    Bisogna considerare vari fattori. Però credo che una volta scoperto il colore e la sua composizione e per i supporti la scelta che cade sul quale possa durare nel tempo... L'uomo ha in sé l'ingegno, la curiosità, la manualità. In un modo o nell'altro avrebbero ottenuto e sperimentato. Sarebbe stato diverso il percorso nel tempo ma alla fine le opere sarebbero comunque venute fuori. Oggi é sicuramente più facile dipingere ma comunque si deve spendere un botto per ottenere qualcosa di valido. Cambia il modo di ottenere un guadagno questo sì. Ma chi fa arte desidera principalmente dare sfogo al proprio estro. E questa spinta c'era allora come nell'attualità , al di là di come potesse essere enumerativo il guadagno sulle realizzazioni.
    Comunque non ne posso essere certa ma questo è il mio pensiero.
    Buona giornata Romualdo e grazie.

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    1. Ciao Pia, se fosse stata una domanda semplice che gusto ci sarebbe stato nel cercare una risposta?😉
      Interessante il tuo pensiero, il genio emerge comunque e si devono sempre fare i conti con il tempo in cui ci si trova. Vero che per fare qualcosa di duraturo non bastano i materiali che si possono acquistare al supermercato ma questo non impedisce di sperimentare per poi andare sul sicuro (ci tengo a sottolineare che non sono un pittore e di conseguenza il tema materiali lo utilizzo da "esterno".
      Come ho scritto alla fine del post non è una risposta che cerco ma altri punti di vista, per questo ti ringrazio moltissimo.
      Un abbraccio, buona giornata.

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  2. Credo che l'evoluzione artisitica segua le vie permesse.. c'era il genio in epoche avare di materiali, ora spesso il materiale abbonda e il genio sonnecchia, con la pappa pronta..

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    1. Ciao Franco, sulla prima parte del tuo discorso sono d'accordo sulla seconda, come puoi benissimo immaginare😉 un po' meno.
      Con l'avvento di materiali più comodi da reperire e dai costi più contenuti abbiamo avuto artisti incredibili, geni assoluti, basterebbero le avanguardie di inizio 900 per comprendere la grandezza di quei pittori, oggi l'arte ha preso altre strade, la pittura non è più al centro di tutto ma nell'ultimo secolo e mezzo gli stravolgimenti, molto spesso geniali, hanno tracciato la strada su cui camminiamo, può piacere o meno ma è innegabile.
      So quanto tu sia legato ad una pittura più "classica" ma se oggi i pittori dipingessero come i grandi del passato potremmo definirli in qualsiasi modo ma certamente non artisti.
      Grazie per il confronto, sempre (almeno per me) molto gradito.
      Buona giornata.

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  3. Mi pare ovvio che più il campo della pittura è ampio e più è facile che ci nasca un genio. Poi è vero, ribaltando il discorso che se un genio è tale, troverà comunque il modo per emergere.

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    1. Ciao Alberto, le aumentate opportunità permettono a più persone di mettere in mostra le proprio capacità, l'estro emerge quasi sempre ma chissà quanti artisti geniali non hanno potuto dire la loro a causa delle difficoltà, spesso insormontabili, che emergevano quotidianamente.
      Grazie, buona giornata.

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