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mercoledì 10 maggio 2023

Forma e colore nella narrazione fotografica

La differenza tra la fotografia a colori e quella in bianco e nero sta nella trasmissione di un concetto, ci sono "cose" che si possono dire solo con il colore e altre che si esprimono esclusivamente con una scala di grigi.


Un esempio, tra i tantissimi a disposizione, ce lo offrono questi due scatti, il colore di Tiziana e Gianni Baldizzone e il bianco e nero di Elliott Erwitt.

La prima è la rappresentazione della forza del colore stesso che prende il “comando” ai danni di ciò che si vuole raccontare, nel secondo caso l’assenza di colore è addirittura necessaria, è la narrazione a prevalere.



Certo la fotografia dei Baldizzone non esclude una costruzione visiva, la donna (non ne abbiamo la certezza ma ciò che vediamo ci spinge a considerare il personaggio al femminile) e soprattutto il paesaggio sullo sfondo (anche se sfocato) sono l’emblema di un continente, l’Africa, che emerge dai nostri canoni.

L’immagine realizzata da Erwitt invece vuole essere “letta”, ci impone un'interpretazione, dietro c’è una storia, una situazione particolare che ci lascia e si lascia immaginare.

Entrambe raccontano un vissuto, entrambe lo fanno con le “parole” silenziose dei rispettivi autori, con o senza il colore hanno colto l’essenza della propria percezione, hanno saputo convogliare in un’immagine il proprio sentire.


6 commenti:

  1. Ciao carissimo Romualdo.
    Molto giusto ciò che indichi. Il narrare implica una scelta anche nel colore. Per me nella fotografia e nell'arte in generale.
    Bellissimo post e ti ringrazio. Buona serata.

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    1. Ciao carissima Pia, la "scelta" è il cardine dove poggia l'intera opera, un artista non fa mai nulla per caso, il risultato è evidente al primo sguardo.
      Grazie mille, sempre gentilissima, buona serata a te.

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  2. La fotografia è un'arte visiva di grandissmo impatto, sfruttando proprio le declinazioni che indichi, oltre la costruzione dell'immagine e l'evocativo utilizzo del colore fino alla desaturazione totale. Adoro fotografare come spesso lascio trapelare dai miei post.
    Unico appunto la combinazione cromatica dei Baldizzone che risente evidentemente di sentimenti calcistichi non condivisi ;)

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    1. Ciao Franco, adori fotografare e lo fai egregiamente, la scelta tra il colore o l'assenza di quest'ultimo è data dall'obbiettivo che il fotografo vuole raggiungere, nei due casi che ho proposto il risultato ne è la conferma.
      Riguardo alla combinazione dei Baldizzone ... anche gli artisti possono intraprendere strade sbagliate😉

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  3. Non sono esperta un'esperta di fotografia ma devo dire che il bianco e nero per me ha un fascino particolare.
    È vero però, come dici, che ci sono casi come la foto dei Baldizzone nei quali il colore è quasi d'obbligo. È molto difficile infatti "raccontare" l'Africa senza rapprentarla nelle sue tinte vivaci.
    Al contrario nella fotografia di Erwitt il bianco e nero dona l'atmosfera giusta al momento fermato dalla macchina fotografica.
    Sono sempre azzeccate le tue riflessioni Romualdo. Grazie.
    Un caro saluto

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    1. Ciao Gianpiera, la fotografia in bianco e nero ha nel profondo l'essenza della poesia e questo non può certo sfuggirti, è altrettanto vero che lo scatto dei Baldizzone ha a sua volta un che di poetico, forse il colore è "poeticamente" meno immediato.
      Grazie a te carissima, buona domenica.

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