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giovedì 20 ottobre 2022

Situazioni casuali (quando il caso non è abbandonato a sé stesso)

“Per ottenere quella precisa situazione ho dovuto aspettare tutto il giorno!” 

foto by Elliott Erwitt - Prado Museum, Madrid, 1995

Queste parole di Elliott Erwitt confermano che la fotografia non è mai lo specchio di ciò che succede ma il momento in cui si decide di fermare il tempo.

1995, siamo all’interno di una sala del Museo del Prado a Madrid dove sono esposte due tra le più celebri opere di Francisco Goya, La maja vestida La maja desnuda.

Il tempo viene “bloccato” dal fotografo, dietro uno scatto c’è sempre un comportamento arbitrario, non parlo delle fotografie costruite a tavolino, infatti Erwitt non mette in posa i visitatori (almeno cosi afferma) ma attende pazientemente che si crei quell’insieme desiderato.

Questa celebre fotografia incarna i comportamenti, in parte reali e in parte frutto di un’idealizzazione che ci siamo costruiti nel tempo, fatta di stereotipi più o meno suffragati dalla realtà, raccontando ciò che lo stesso artista “vede” o quello che vuole che gli altri vedano.

Il fotografo attendeil momento opportuno per "costruire l'istante", avrebbe potuto scattare ripetutamente lasciando che il risultato, casuale, prenda il sopravvento, ma Erwitt aveva ben chiaro l’obbiettivo di quella giornata, assecondare l’ideale della donna impegnata artisticamente e l’uomo impegnato … in altri ambiti.

Il risultato finale è decisamente suggestivo (ammetto che seppur forzato è un concetto, purtroppo, tutt’altro che campato in aria) ma non è su questo che voglio focalizzarmi, ad interessarmi maggiormente è l’idea che la fotografia sia (come spesso viene definita) lo specchio della realtà, arrivando alla conclusione che la realtà stessa sia una mera illusione e di conseguenza anche la fotografia si riveli tutt'altro.

Non mi permetto di mettere in discussione le parole del fotografo ma se prestiamo attenzione non possiamo escludere che i personaggi che popolano la fotografia, in particolare per come sono disposti, qualche “indicazione” l’abbiano ricevuta.


7 commenti:

  1. Tutto può essere manipolato. Pensa ai titoli dei giornali e ai servizi televisivi. Da come vengono costruiti spingono le masse a pensarla in un modo o nell'altro... e senza che la maggior parte delle persone ne sia consapevole. Ma quella, ahimè, non è arte.
    Buona serata.

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    1. Verissimo, nulla è casuale, anche nei casi dove non c'è un progetto è sempre presente una "contaminazione" che indirizza l'attenzione e la percezione.
      Quello che tu sottolinei è quotidianamente ben in vista, e i danni sono incalcolabili, nel caso della fotografia di Erwitt il concetto, più del messaggio, ha un valore, non solo artistico.
      Se ci limitiamo allo scatto in quanto opera d'arte penso che, al netto di "manipolazioni", che possiamo tranquillamente ignorare, penso che in fondo abbia centrato l'obbiettivo.
      Grazie, buona serata.

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  2. Questa volta permettimi Romualdo di fare un commento scherzoso.
    Secondo un antico detto popolare su questa terra per ogni uomo ci sono sette donne. Da questa fotografia di Erwitt sembrerebbe il contrario...a patto che la donna sia "desnuda".
    Ciao. Buona serata e buona domenica.

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    1. Ciao Gianpiera😂, il tuo commento è scherzoso ma alquanto realistico, mi hai fatto notare un particolare che mi era sfuggito, a distanza di quasi trent'anni vediamo materializzarsi quello che avviene oggi, c'è una donna sulla sinistra completamente sola, culturalmente interessata, nessuno le presta attenzione, a destra invece un gruppo di uomini attratti da una "apparentemente disponibile" donna virtuale.
      Quando si dice che l'arte è una proiezione del futuro ...
      Grazie per l'interessante spunto, buona domenica.

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    2. Sì...e il gruppo è composto da sette uomini😉

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  3. Ciò che mi affascina è l'idea, la visualizzazione già presente nella mente del fotografo, creata con pazienza.
    Laura

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    1. Brava Laura, in fondo è l'idea che sorregge un'opera d'arte, forse con quella frase ha voluto ingraziarsi il pubblico, chi come te, sa andare oltre ne fa tranquillamente a meno.
      Grazie, buon pomeriggio.

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