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sabato 3 settembre 2022

Entità che aleggiano sul nostro presente

George Grosz – Fantasmi, 1934 - Acquerello su carta, cm 52,5 x 70 - Collezione privata

“L’arte può svelare l’insondabile, farci vedere l’invisibile, raccontarci l’incredibile. L’arte ci mostra ciò che non vediamo con gli occhi della quotidianità. Ci ricorda il passato, ci descrive il presente, ma soprattutto, ci rivela il futuro”.

Qualche anno fa accompagnai l’opera in questione con queste parole e pubblicai il tutto su Facebook (piattaforma che ho nel frattempo abbandonato) l’unico commento fu: “vero, ma non certo con questa arte”.

Il commento naturalmente è legittimo, ho motivato la mia convinzione che si tratti, al contrario, di un perfetto esempio di ciò che il mio scritto voleva rappresentare, non c’è stata alcuna replica, come se l’interlocutore volesse solo farmi presente che l’opera di Grosz non era da considerare “arte”, nessun riferimento al senso del post.

In quel periodo capitava spesso che il commentatore (sempre lo stesso) denigrasse sistematicamente le opere che pubblicavo (Popova, Malevic, De Kuning, Rotko e anche un dipinto di Manet) alla mia spiegazione del perché l’opera aveva, sempre secondo il mio punto di vista (e visto gli artisti in questione anche secondo altri punti di vista più autorevoli del mio) diritto di essere considerata arte, seguiva il silenzio.

Come ho già ripetuto in passato non ho alcun diritto di decidere cosa sia arte o meno ( e non ne ho nemmeno l’intenzione) esprimo le mie opinioni basandomi su ricerche approfondite, studiando l’autore e l’opera in profondità, il risultato è una visione personale che vale per quello che è.

Questo acquerello è l’emblema delle parole che aprono il mio scritto, dietro una scena apparentemente assurda si cela la visione di Grosz che svela il passato, racconta il presente e ci avvisa di ciò che il futuro ha in serbo,  la Germania (ma è tutta l’Europa ad essere presa in considerazione) sta ancora pagando il prezzo della Grande Guerra, in quegli anni sta prendendo piede un “ideale” che proietta un futuro inimmaginabile e che solo dal nostro punto di vista (mi riferisco alla collocazione temporale) si è rivelato terribile, infernale.

Dopo anni da quel commento trovo che questo quadro rispecchi il fondamento dell’arte, l’unica in grado di affrontare il tempo in tre dimensioni contemporaneamente.


4 commenti:

  1. Può piacere o non piacere quest'opera, come tante altre, ma senz'altro riesce ad esprimere bene quello che vuole dire.
    Ma commenti come quello ricevuto su feisbuc, sono fatti solo per il gusto di contaddire non certo per confrontarsi e capirsi. Ce n'è parecchia di gente così, non val la pena di perderci tempo

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    1. Esatto, ognuno ha una percezione diversa di un'opera e ne trae le personali conclusioni, è proprio questa arroganza che infastidisce, ad aggravare, secondo me, la posizione di questa persona è, in quanto pittrice, il fatto di sentirsi superiore alla maggior parte degli artisti dell'ultimo secolo (anche se la realtà dice tutt'altro).
      Facebook, come praticamente tutti i cosiddetti social, è stato invaso da gente che, non essendo in grado di dialogare si limita a criticare senza argomentare il proprio pensiero, anche, e soprattutto, per questo ho abbandonato queste piattaforme.
      Il blog sembra essere l'unico luogo dove si può discutere, confrontarsi, pur avendo opinioni differenti (anche se ho dovuto rimuovere un paio di commenti che insultavano gli amici che hanno lasciato il proprio punto di vista, dissentire, anche con decisione, è un conto, offendere deliberatamente è un altro).
      Grazie Alberto, buona serata.

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  2. Sembra una locandina di Ghostbusters.. mettono allegria tutti quei colori, e voglia di scoprire volti nascosti meglio, a ben guardare (e a ben voler vedere..)

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    1. Bravissimo Franco, hai preso una tua personale direzione, l'opera è il titolo (che poi sono tutt'uno) non vanno oltre, io mi sono lasciato influenzare dai concetti cari a Grosz in quegli anni e di conseguenza ho "letto" il dipinto dando risalto all'aspetto più cupo, tu, al contrario, ti sei immerso nel colore e hai percorso un sentiero gioioso, quasi divertito.
      In ogni caso l'opera del pittore tedesco non passa inosservata, questa è l'essenza dell'arte.
      Grazie, buona giornata.

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