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sabato 30 luglio 2022

Le "nostre" poesie

Ci sono poesie che il tempo ha reso immortali, poesie che entrano nell’immaginario collettivo e diventano parte del patrimonio culturale.

Nonostante l'immortalità alcune di queste le “sentiamo” lontane, forti, intense ma che appartengono ad altri.

Poi ci sono le poesie che ti entrano nell’anima, sono quelle che senti "tue", sono quelle che per svariati motivi entrano a far parte del tuo essere.

Per quanto mi riguarda è il caso di questa poesia, Destinazione amore il titolo, GianPiera Sironi l’autrice.

Qualche anno fa, all’interno di una spazio virtuale dedicato alle arti, La vostra arte di Carla Colombo, ho scoperto la poesia della Sironi, tra le varie proposte ne ho colte un paio e per la prima volta mi sono lasciato andare ad un’interpretazione personale.

La risposta di GianPiera Sironi al mio commento è stata l’inizio di una frequentazione, anche se solo virtuale, che continua tutt’ora, questi versi mi hanno permesso di incontrare una persona di rara sensibilità.

Ci confrontiamo non solo sulla poesia (sua o di altri) ma di tutte le “sfumature” dell’arte, d’altro canto l’artista sa andare oltre la propria forma d’arte, l’artista è tale perché ha una visione che altri non hanno.

Ora passiamo al testo della poesia:

Destinazione Amore

Siamo come due treni

Che viaggiano su binari paralleli

Sguardi

Sorrisi

Saluti dal finestrino

Come vorrei vincere

La paura di deragliare

Come vorrei perdere

Il controllo

Uscire dai binari

Scontrarmi finalmente con te

 

Leggendo e rileggendo questi versi (la poesia è contenuta nella raccolta: Vuoto a perdere) la mia visione, la mia interpretazione è diversa da ciò che scrissi sei anni fa, allora commentai “… qui c’è il desiderio di superare quello che è il limite umano, soprattutto di questi giorni, il sogno di “scontrarci” con l’altro invece del solito cordiale “salutarsi dal finestrino”, un’intensa e intelligente metafora delle difficoltà relazionali che vorremmo più facili ma che ostacoliamo con barriere invisibili ma percettibili”.

Oggi, grazie anche al confronto con l’autrice, vedo questi versi per quelli che in effetti sono, un’espressione, una dichiarazione d’amore.

Quel “siamo come due treni” è ben diverso dal “siamo come su due treni” che ho interpretato allora, c’è evidentemente un “su” di troppo, due lettere che deviano il percorso interpretativo.

Tutto questo mi ha fatto capire quanto un determinato periodo storico, con un pensiero, un vissuto, una determinata situazione ambientale, particolari, ci permettono di “vedere” da alcuni punti di osservazione, con il trascorrere del tempo, se sappiamo raccogliere le nostre esperienze, i punti di vista si moltiplicano e solo allora possiamo cogliere a pieno l’essenza dell’arte.


Nell'immagine: Claude Monet, Il treno nella neve (1877), olio su tela 78x59 Parigi, Musée Marmottan-Monet

8 commenti:

  1. Esistono le nostre poesie, i nostri quadri, la nostra musica.. tutto col nostro punto di vista, artistico a suo modo; ma riuscire a coglierne altri, o perlomeno a comprenderne l'esistenza, rende quello che alla fine resta nostro, di inestimabile valore..

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    1. Verissimo Franco, se riusciamo a cogliere l'essenza di un'opera d'arte (poesia, pittura, ecc.) dutto si trasforma, è un tesoro che ci arricchisce spiritualmente.
      Grazie, buon fine settimana.

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  2. A volte gli artisti scrivono, dipingono, compongono proprio per te. Non so perché, ma lo fanno. Risonanze di anime, suppongo. Ma questo richiede che siano anime attente a cercare, attente a sentire queste risonanze. E comunicare con l'artista o anche con altre persone, fa parte di questa ricerca

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    1. Bella riflessione Alberto, l'artista da vita ad un'opera che a sua volta, nell'istante in cui è terminata, inizia il proprio viaggio, un percorso alla ricerca di anime affini che sappiano condividerne l'essenza.
      Un viaggio lungo, complesso, meraviglioso ...
      Grazie buona serata.

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  3. Ancora grazie Romualdo per questi tuoi regali. Un caro saluto G.Piera

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    1. Ciao GianPiera, che piacere averti qui, sono lieto che tu abbia gradito ciò che ho scritto ma sono io a ringraziarti, sei tu che ci regali queste autentiche perle.
      Grazie, buona serata.

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    2. Sono felice di poter ora lasciare i commenti. Buona giornata!

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    3. Mi fa molto piacere saperti dei nostri, buon pomeriggio.

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