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mercoledì 8 dicembre 2021

La "riflessione" del presepe (post autoreferenziale)

Mi voglio cimentare in una cosa che, mi rendo conto, non ha alcun senso, voglio “interpretare” qualcosa che io stesso ho realizzato.

Come da tradizione io e mia figlia Camilla, da anni (praticamente da quando è nata) realizziamo a quattro mani il presepe.


Negli ultimi anni cerchiamo qualcosa che vada al di là del presepe tradizionale cercando un messaggio, non tanto da mandare agli altri ma da trasmettere a noi stessi (nel 2020 ad esempio la struttura del presepe era composta esclusivamente da libri).

L’idea per la realizzazione di quest’anno è venuta a Camilla: “Perché non utilizziamo delle bottiglie d’acqua e vediamo cosa ne viene fuori?”.

Da questa idea è scaturito un percorso che si è evoluto a mano a mano che procedevano i lavori, le bottigliette, di plastica, sono i fulcro della scena, poi vengono le luci, solo alla fine le statuine, il tutto costruito senza particolari “meccanismi”, senza una cura dei particolari troppo insistita.

Il risultato finale è stato spiazzante, guardando il presepe si siamo guardati in faccia e abbiamo avuto lo stesso pensiero: “che roba è?”.

Solo in quel momento a preso corpo “l’esperimento”, abbiamo cercato il senso in una cosa che avevamo “creato” senza un obbiettivo preciso (senza un obbiettivo, punto).

Lentamente il significato, probabilmente inconscio, è emerso nella sua drammaticità, ciò che avevamo davanti era il nostro quotidiano, la scena che ci si presenta ogni giorno senza che ce ne accorgiamo.

L’acqua, la plastica, l’effetto delle “luminarie” e il senso del Natale.

L’acqua nelle bottiglie è la metafora del potere, il potere, riservato a pochi, di controllarla, di imprigionarla, impedendo che tutti possano usufruirne.

Le bottiglie prendono possesso del paesaggio, esattamente quello che ha fatto, e sta facendo, la plastica, che sta invadendo  terre e oceani fino a soffocarli.

Le luci, l’inquinamento luminoso non sembra avere rallentamenti e nel periodo natalizio cresce esponenzialmente, siamo sommersi da luci artificiali, spesso ammucchiate, distribuite a caso, questo ci ha portato a dimenticare il significato del buio, un po’ come il silenzio, sempre più rari e forse per questo assolutamente necessari.

Con la supremazia della plastica e delle luci i personaggi del presepe vengono messi in ombra, il senso del Natale viene relegato in secondo piano, ciò che conta veramente sembra senza valore, o quantomeno viene così percepito.

Ma se ci avviciniamo con curiosità e attenzione possiamo scorgere quello che il “superfluo” ci nasconde, non è facile scorgere l’essenziale ma se ci impegniamo a fondo possiamo ancore trovare il cuore, l’anima, il senso della nostra vita.

Questo presepe, che secondo gli amici, i familiari e i parenti che l’hanno visto è il più brutto tra quelli finora realizzati, è forse quello che più riflette la realtà di un presente pieno di distrazioni atte a nascondere ciò che veramente conta.

12 commenti:

  1. Bello il vostro presepe dai! Sarà che anche io metto su da anni presepi alternativi (interetnici li chiamo) assemblando tutti i pupazzetti sparsi per casa che almeno una volta l'anno si incontrano su uno scaffale e scambiano finalmente quattro chiacchiere in Santa Pace. Immagino che con le tue bottigliette il presepe sia davvero ..effervescente!

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    1. Ciao Franco, ti ringrazio ma in effetti considerarlo "bello", nel senso canonico del termine, non è proprio esatto.
      Cerchiamo di dare vita a qualcosa di diverso e spesso diamo vita ai nostri pensieri, alle nostre preoccupazioni, ai nostri sogni, la bellezza sta nello scoprire i messaggi apparentemente nascosti.
      L'effervescenza del Natale è assicurata😉
      Buona giornata.

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  2. La foto, comunque, è esteticamente bela, quindi è anche bello il presepe di per sé. Con il buio e le lucine, direi.
    Bello il significato.
    Non oso pensare i vostri alberi di natale 😬😬😬
    😉

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    1. Ciao Alberto, ti ringrazio, mi fa piacere che ti piaccia il significato, è la cosa più importante del lavoro.
      😂Non preoccuparti per l'albero, è compito di mia moglie e di un'altra figlia, sono più tradizionaliste, addobbano l'albero in modo canonico 😉
      Grazie, buona serata.

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  3. È bruttino assai con le bottiglie di plastica …ma l’importante è che piaccia a voi.
    Buone feste a te e famiglai

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    1. Ciao Max, è la reazione di chi l'ha visto, e un po' anche la nostra, l'aspetto estetico non è quello che ci si può aspettare da un presepe ma è, almeno per me, fondamentale il concetto di base, mia moglie (che la pensa come te) mi ha fatto presente che i miei approfondimenti riguardo l'arte contemporanea non mi fanno bene.
      Grazie, buone feste a te e ai tuoi cari.

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  4. Buongiorno Romualdo!
    Ma che bello vedere quanto unisca te e tua figlia nell'ideare ed organizzare il Presepe.
    Il tuo essere padre che è proprio come piace a me. Assecondi i suoi desideri insegnandole a dare un significato al suo pensiero.
    Per cui credo che questo sia il più bel Presepe che abbia mai visto in giro, altroché!
    Bravo tu e fantastica lei.
    Abbraccio forte a tutta la famiglia, ciao!

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    1. Ciao Pia, hai colto perfettamente il senso del post, non è tanto la bellezza estetica (infatti non direi che è bello in quel senso anzi) è l'idea, per come si è sviluppata, che mi interessa, oltre naturalmente alla tradizione che porta me e mia figlia a "fare" insieme il presepe.
      Come sempre, oltre alla tua intuizione che ti porta al centro del discorso, sei prodiga di parole incoraggianti e che, naturalmente, fanno molto piacere.
      Ti ringrazio tantissimo, un abbraccio.

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  5. Sai che è?
    Con tutte quelle bottiglie sembra un presepe fortificato con tante torrette di controllo.
    Quasi con le luci sembra una cittadella lunare ..da un senso di esclusività più che di inclusione come dovrebbero fare Sacra Famiglia & soci -:)
    Il discorso dell’impatto ambientale negativo che ha la plastica ci sta tutto ma ecco io l’avrei rappresentato in maniera diversa .
    Però è pur vero che te e figlia avete inventato sul momento senza porvi nessun tipo di sceneggiatura e siete arrivati ad una creazione originale.
    L’arte è creatività quindi non ti posso rimproverare niente anzi scusami se magari son stato inopportuno con il mio giudizio.
    Di nuovo buone feste

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    1. Non c'è alcun problema, niente di cui scusarsi, in fondo hai solo ribadito quello che tutti mi hanno detto (anche mia figlia lo ha definito bruttino, il concetto che ne è scaturito ha modificato parzialmente il suo parere ma in quanto ad estetica ha mantenuto il primo giudizio).
      Mi fa piacere invece la tua lettura, hai ragione, il senso di chiusura emerge con forza, forse una panoramica avrebbe dato respiro alla scena.
      Sono d'accordo con te che il tema ambientale poteva essere rappresentato diversamente ma, come hai già sottolineato tu, non era questo l'obbiettivo iniziale, il post è nato proprio per questo motivo, ha preso vita un concetto che non era mai stato preso in considerazione.
      Ricambio gli auguri, grazie e buona serata.

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  6. A me piace tantissimo il vostro presepe e faccio i complimenti a te e a tua figlia. Il significato è importante. Questo presepe rappresenta la realtà dei fatti, la plastica ci ha invaso, persino i presepi oggi sono di plastica, un tempo i pastori erano in legno o in terracotta. Bravi Romauldo, dico davvero. Buona serata.

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    1. Ciao Caterina, grazie per l'incoraggiamento, ci tengo a sottolineare che tu dici che ti piace non che è bello (definizione impossibile, la bellezza è un'altra cosa) hai centrato il punto, anche se i meriti sono limitati in quanto non eravamo consci di ciò che facevamo (siamo al limite dell'incapacita di intendere e di volere 😉).
      Hai ragione, una volta il presepe stesso era, come si dice adesso, sostenibile, oggi dalle statuine alle "casette" fino agli alberi e il muschio, tutto è fatto di plastica, il prossimo anno, per essere originali, lo faremo come si faceva una volta.
      Ti ringrazio infinitamente, buona serata a te.

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