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sabato 24 luglio 2021

C'è musica ... e musica (e ognuno "sceglie" la propria)

Nell’epoca dei talent show, dove vige la regola del “raccomandato”, del “vendibile mediaticamente”, dove l’appiattimento musicale è praticamente l’unica via percorsa, c’è chi si mette in proprio e struttura il proprio “essere” contando sulla qualità.

Sto parlando di Reina del Cid, lo pseudonimo di Rachelle Cordova e al contempo il nome del duo che oltre alla Cordova vede la presenza di Toni Lindgren.




Il loro canale di YouTube (Reina del Cid appunto) mostra alcune peculiarità che vanno nella direzione opposta alla musica prodotta oggi, si ascolta musica vera, i video sono di una semplicità assoluta che elimina ogni forzatura mediatica (i video musicali contemporanei sono tutti uguali ed emanano un odore di “falso”, di artificioso) ma soprattutto i componenti del gruppo (oltre a Reina e Toni si alternano altri musicisti) sanno suonare e lo fanno con talento e competenza.

Il genere musicale delle due cantanti non è certo rivoluzionario ma è espresso con una freschezza rara di questi tempi, ci mostrano una conoscenza della musica del passato e della cultura musicale odierna che ne assorbe le basi universali.

Reina canta di tutto, la sua voce è in grado di affrontare cover di artisti diversissimi tra loro, dai Pink Floyd a Bob Dylan, dai Fleetwood Mac a Van Morrison, agli Eagles, John Prime, Allison Krauss, Willie Nelson o i Beatles.

Notevoli sono i brani originali, hanno finora pubblicato tre album, dove si nota maggiormente il livello raggiunto.

Alla voce universale di Reina si aggiunge Toni che con la chitarra (qualsiasi tipo di chitarra) è in grado di fare ciò che vuole, non la definirei una chitarrista, sarebbe riduttivo, ma andrei oltre, è un’autentica artista che porta lo strumento a livelli raggiungibili da pochi altri, potrei sbagliarmi ma in lei vedo una nuova Bonnie Raitt.

Il duo è accompagnato da altri musicisti che si alternano in base alle necessità del brano, sempre con risultati eccellenti.

I video, come dicevo prima, sono semplici ed immediati, lasciano lo spazio alla musica senza alcuna pretesa “commerciale”, sono la cornice ideale per completare il quadro senza interferire nel pensiero del brano.

Ogni domenica mattina (da qui la “serie” Happy sundey morning) pubblicano un video esibendosi in opere originali o riprese da altri artisti, la scena cambia spesso, possiamo trovarle comodamente sedute sul divano di casa, in un parco, all’esterno di una scuola, accanto alle rotaie del treno o in mezzo alla neve, tutto condito da alcune battute iniziali o finali e una tazza di caffè mattutino.

Forse è l’assenza di forzature a rendere genuina questa serie di esibizioni dove la musica è libera di esprimersi con talento andando oltre i paletti dettati dalle varie mode che soffocano sul nascere chi ha la stoffa per emergere ma che non essendo disposti ad allinearsi non trova lo spazio che meriterebbe.

I video che vi voglio mostrare (tre "originali" e altrettante cover) sono solo un piccolo esempio di quello che ho raccontato, il mio consiglio è quello di prendersi in po’ di tempo e lasciarsi trasportare in un mondo fatto di semplice, grande musica. 







6 commenti:

  1. Sono bravissime. Reina ha una bellissima voce. Ciò che più mi piace è il protagonismo che lasciano alla musica. In parte non è neanche giusto lasciare spazio quasi solo alla musica, ma in un mondo in cui l’arte della musica è diventata solo spettacolo, dove cantanti principianti, solo perché escono dai talent ,assumono movenze da rock star, direi che c’è molto bisogno di questa semplicità, c’è davvero bisogno di ridare alla musica lo spazio e l’importanza che merita. Grazie e buona giornata

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    1. Ciao Caterina, è proprio quello che volevo dire, la musica deve prevalere su qualsiasi altro aspetto, certo il contorno "crea" il personaggio ma oggi, e lo hai sottolineato benissimo tu, si da importanza alla cornice con la convinzione che quello che c'è in mezzo sia superfluo.
      I talent sono, purtroppo, la negazione della musica, cercano una risonanza mediatica fine a sé stessa, ed infatti tutto è destinato a scomparire in un brevissimo lasso di tempo.
      Grazie a te per la preziosa partecipazione alla discussione, buon fine settimana.

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  2. Bello, molto giusto ciò che vuoi esprimere in questo post.
    Concordo sul fatto che si debba dare spazio alla spontaneità, semplicità e verità. In musica come in ogni altro settore.
    Sembra che si debba per forza preconfezionare. Non dico che sia sbagliato ma a volte, anzi ultimamente spesso, danneggia il personaggio o il gruppo perché viene messo da parte il talento che invece è fondamentale.
    Ora vado ad ascoltare tutti i video ma so già che mi piaceranno molto.
    Grazie della segnalazione. 😘
    Abbraccio forte Romualdo, ciao!

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    1. Ciao Pia, dici bene, "sembra che si debba per forza preconfezionare", e i risultati sono spesso nefasti.
      Non so se ti piaceranno i brani che ho proposto (ci sono molte altre canzoni che meritano) ma sono certo che la tua curiosità e intelligenza artistica ti renderanno questo "viaggio" decisamente piacevole.
      Grazie a te, è sempre un piacere discorrere di arte con chi la conosce nel "profondo".
      Un abbraccio, buna giornata.

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  3. Oggi la musica è veicolata principalmente in funzione vendita: il marketing è la colonna sonora. Distribuzione, video, canali privilegiati, radio che ti bombardano, spot e presenza fisica, interviste, trucco e parrucco. Poi c'è anche la musica. Ti faccio un esempio che riguarda anche nomi altisonanti, che non sfuggono al Sistema. L'ultimo singolo dei Coldplay, Higher Power, nasce come title track, operazione commerciale, piazzato in ogni dove, colonna sonora di spot e pubblicità. Alla fine ti entra in testa e pone radici, ma anche a me - fan del gruppo - al primo ascolto aveva lasciato freddino.
    Ora prendi un altro pezzo dei medesimi, Daddy, anche a loro detta brano tra i migliori mai scritti (ti invito ad ascoltarlo, a proposito). Bene, pubblicità zero, ascolti rarissimi, non tra i titoli guida, dimenticato in un amen. Questo per dire che , si, la musica dovrebbe essere ascoltata senza orpelli, senza spinte mediatiche, ma semplicemente per ciò che riescono a comunicarci alcune note, smuovendo sensazioni sconosciute nel nostro animo.

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    1. Ciao Franco, pur non essendo un fan dei Coldplay apprezzo molta della loro musica, l'accostamento dei due brani è perfetto (il primo pare senz'anima, Daddy è favoloso) il battage pubblicitario spinge le masse in determinate direzioni ma questo è possibile solo se le medesime non hanno un personale senso critico, se "vivono" del pensiero altrui, tu stesso confermi che pur con spinte mediatiche differenti è la tua sensibilità a prendere il sopravvento, solo in questo modo si palesano le emozioni.
      Grazie per aver condiviso il tuo pensiero, buona domenica.

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