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sabato 24 ottobre 2020

I codici d'accesso dell'arte, Andy Warhol

Faccio sempre molta fatica a “seguire” le opere di Andy Warhol, altrettanto complessa è la comprensione dell’insieme artistico, del concetto di base che ha scatenato un’autentica rivoluzione culturale.

Da sempre i lavori dell’artista di Pittsburgh non riescono a “prendermi”, ne esteticamente ne nel profondo dell’idea, questo mi spinge da molto tempo a capire il perché, ho letto molte biografie, ho ascoltato svariate dichiarazioni e interviste, dello stesso Warhol e di chi lo ha conosciuto ma il senso non mi è mai stato chiaro.

Finché un giorno, leggendo una biografia firmata da Francesca Romana Orlando, mi sono imbattuto in una frase, attribuita a Marcel Duchamp, che ai miei occhi ha svelato  quello che è la base dell’arte di Warhol: “Quello che mi interessa di Warhol non sono i barattoli Campbell in sé ma il tipo di mente che deciderebbe di dipingere i barattoli Campbell senza fine”.

Ancora una volta mi rendo conto che l’arte è tutto tranne che l’immediatezza visiva, spesso non è sufficiente nemmeno conoscere le principali “nozioni” di un’opera, non bastano il piacere o il fastidio che proviamo quando la osserviamo, e non basta conoscere la vita dell’artista e tutto ciò che ha influito alla sua crescita, umana e artistica, serve quella scintilla che apre ad una comprensione più profonda, l’indicazione della strada da seguire.

Naturalmente, essendo Warhol parte integrante di quel movimento, il “New Dada”, che verte inequivocabilmente al concetto sopra tutto e tutti, avevo intuito che la via da seguire era questa ma non sapevo dove iniziare e come procedere.

Chi mi conosce sa quanto io sia legato all’idea artistica di Duchamp e di conseguenza il rischio di subirne l’influenza è alto ma se questo aiuta a comprendere perché non provare?

Non so a cosa porterà questo ennesimo percorso ma il solo fatto di iniziare il viaggio è elettrizzante.

Probabilmente continuerò a non apprezzare a fondo le opere di Warhol ma spero quantomeno di scoprire quei lati più in ombra che servono a decodificare un codice sempre più complesso.


Nell’immagine: Andy Warhol – Dick Tracy, 1860 - Caseina e pastello su tela, 121,9 x 83,9 cm.

The Brant Foundiaton, Greenwich


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