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sabato 1 giugno 2019

Due fra tanti, in una giornata come tante ma ... Pieter Bruegel (il vecchio)


Autore:   Pieter Bruegel (il vecchio)
(Breda1525/1530 circa – Bruxelles5 settembre 1569)


Titolo dell’opera: Il censimento di Betlemme - 1566

Tecnica: Olio su tavola

Dimensioni: 116 cm x 165,5 cm

Ubicazione attuale:  Musées Royaux des Beaux-Arts, Bruxelles






Il soggetto religioso tratto dal Vangelo di Luca inserito in un comune contesto fiammingo dell’epoca.

La Betlemme descritta da Bruegel si presenta nelle vesti di un villaggio delle Fiandre in un tardo pomeriggio invernale.

La gente è impegnata nelle consuete attività quotidiane, la vita scorre regolare come succede tutti i giorni.

Infiniti i particolari che il pittore di Breda inserisce nella scena, a sinistra  una folla si accalca per iscriversi al censimento e per pagare le decime, poco distante due uomini sono impegnati nella macellazione di altrettanti maiali.

Li vicino altre due persone impagliano uno sgabello accanto ad un gallo e due galline che beccano accanto ad un carro.

Alzando lo sguardo notiamo il paesaggio che si perde in lontananza, la coltre di neve mete in risalto gente che si diverte, altri avanzano lenti sotto il peso delle proprie merci, alcuni lo fanno attraversando il piccolo lago ghiacciato.

Il villaggio si divide sulle due sponde dello specchio d’acqua, da questa parte del lago le case si spingono a destra fino ad un castello circondato a sua volta dall’acqua, sull’altra riva si notano altre abitazioni ed una chiesa il cui campanile si confonde con le basse nuvole all’orizzonte.


Seminascosto dal grande albero il sole rosso ed intenso si appresta a tramontare, sono gli ultimi frenetici istanti prima del crepuscolo.

I numerosi spunti offerti da quest’opera distraggono l’osservatore dalla scena che dovrebbe essere al centro del quadro, l’arrivo a Betlemme di Giuseppe e Maria.
Eccoli infatti al centro in basso che si avvicinano al luogo del censimento, una donna seduta sul dorso di un asino ed un uomo che conduce la piccola comitiva avanzano faticosamente in mezzo alla neve.

L’uomo porta sulle spalle una sega e alla cintura un succhiello, strumenti utilizzati in falegnameria, simboli inequivocabili delle generalità dell’uomo e di conseguenza della coppia.

Bruegel magistralmente trasforma la scena privandola  di una precisa gerarchia, i personaggi che dovrebbero essere al centro dell’attenzione si confondono con il resto della popolazione, Giuseppe e Maria vengono dunque raffigurati come realmente si presentarono ai loro tempi, due comuni figure immerse nel quotidiano andirivieni dell’umanità.

2 commenti:

  1. Un realistico salto nel tempo e nello spazio! Molto bello, in ogni dettaglio e nell'isieme, ma non dovrebbe essere necessario precisarlo, visto l'autore... 😉

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    1. Ciao Anna, autore che sa spingersi dove nessuno osa, trovo bello l'inserimento di un episodio che va (come sostieni tu) al di la del tempo, in un contesto che all'apparenza sembra estraneo.
      Bruegel ha "costruito" quest'opera mostrando, oltre al talento, una geniale capacità di stupire lasciando che sia alla curiosità dell'osservatore il compito di svelarne i, più o meno palesi, misteri.
      Grazie, buona serata.

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