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domenica 12 maggio 2019

La ricerca di un nuovo "mondo".


Da sempre l’umanità ha dovuto convivere con due ossessioni, il sesso e la morte.
L’arte non ne poteva certo esserne esclusa anzi, è lo specchio che riflette, forse in modo solo parzialmente fedele, i concetti di chi l’ha crea e di chi ne “utilizza” la “visione”.

L’arte si è sempre incaricata di dare voce alle ossessioni, per celebrare il potere del sesso (fine o mezzo) e per esorcizzare la morte.

Il XXI secolo ha dato vita ad un oscurantismo culturale senza precedenti (proporzionando le opportunità del proprio tempo).

Se mettiamo a confronto i primi due decenni del novecento con gli ultimi vent’anni ci rendiamo conto dell’immobilismo dell’arte contemporanea (non dimentichiamo inoltre che la spinta culturale e artistica dei primi anni del secolo scorso è stata bruscamente interrotta nel 1914 dalla follia della prima guerra mondiale).

La nuova frontiera dell’arte dunque è quella di affrontare l’utopico annientamento delle ossessioni sopracitate, è chiaro che sono impossibili da cancellare ma l’arte deve quantomeno indagare andando oltre.

Difficile che questo possa accadere a breve, il sistema “arte” è soffocato da un mercato asfittico che si autoalimenta del nulla che produce, non si crea arte ma merce vendibile.

L’utopia di una visione più elevata può diventare realtà solo se sarà il concetto artistico a dare il via, in ogni epoca infatti l’arte è stata il traino a qualsiasi trasformazione culturale, là dove l’arte è debole la struttura sociale non può che regredire.

(Nel'immagine: Sam Francis - Untitle)

2 commenti:

  1. Non credo mio caro ci possa essere commento migliore di ciò che tu stesso hai scritto. Aggiungere qualcosa sarebbe ripetitivo quanto inutile, fors'anche perchè non saremo così critici e profondi come lo sai essere tu.
    Grazie una volta di più.Abbraccio

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    1. Ciao Nella, sei sempre prodiga di complimenti, mi auguro di meritarne anche solo una parte.
      Si tratta di un pensiero personale, probabilmente tra due o tre decenni avremo, o avranno, una visione evoluta che permetterà di comprendere ciò che sta accadendo in questo contesto storico.
      Grazie a te, un abbraccio.

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