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sabato 23 febbraio 2019

Un ponte di speranza, Wilhelm Lehmbruck


Autore:   Wilhelm Lehmbruck
(Maiderich, 4 gennaio 1881 – Berlino, 25 marzo 1919)

Titolo dell’opera: Il caduto – 1915-16

Tecnica: Bronzo

Dimensioni: 78 cm x 239 cm x 83 cm

Ubicazione attuale:  Staatsgalerie Modern Kunst, Monaco





Dal 1910 al 1914, anno in cui venne richiamato in patria causa l’inizio della guerra, Lehmbruk ebbe l’occasione di conoscere e frequentare artisti come Matisse, Modigliani e Archipenko, ma è l’incontro con Costantin Brancusi che ne indirizza l’ideale artistico.

Nel 1915 presta servizio in un ospedale da campo, negli anni del conflitto realizza alcune opere e fra queste c’è “Il caduto” emblema della discesa morale e fisica dell’umanità in guerra.

La scultura mette in evidenza la fine delle energie fisiche e mentali dei tanti giovani fagocitati dalla follia bellica.

Il corpo allungato che sprigiona le ultime energie ala ricerca dell’ultimo respiro, l'estremo tentativo di risollevarsi.

La figura scarna e senza forze è in procinto di cedere definitivamente nonostante gli sforzi, il movimento di braccia e gambe permettono solo di strisciare, simbolo assoluto della fine della dignità umana.

Ma c’è un punto di vista che non dev’essere trascurato, l’uomo è allo stremo delle forze ma non è ancora definitivamente sconfitto, la posizione del corpo sembra formare un ponte, un passaggio, un messaggio di speranza, il sacrificio di molti uomini e donne può servire per trasportare l’umanità al di la dell’orrore, scavalcare la mostruosità ideologica della guerra e raggiungere cosi una terra di pace.

4 commenti:

  1. Caro Romualdo, non conoscendo ne il personaggio, e nemmeno l'opera, direi che è bella!!!
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, lieto che ti piaccia, quello che sembra ul palese simbolo di resa si trasforma in una speranza.
      Grazie, un abbraccio a te e che il sorriso sia contagioso.
      Buona giornata.

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  2. Quel torso, sollevato nonostante tutto, rappresenta ai miei occhi una possibilità di ripresa quasi incredibile in in tale calvario ma comunque reale e non trascurabile.

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    1. Ciao Anna,il tuo punto di vista è l'ideale riassunto di quest'opera, la dove tutto sembra perduto c'è un "qualcosa" che ci spinge a risalire.
      La forza insita nell'umanità che crede in se stessa si sprigiona, anche là dove non sembrano esserci speranze, iniziando una decisiva risalita.
      Grazie, buona serata.

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