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sabato 29 dicembre 2018

L'uomo moderno e le nuove divinità, Damien Hirst


Autore:   Damien Hirst
 (Bristol, 1965)

Titolo dell’opera: E.M.I. - 1989

Tecnica: Vetro, faggio, truciolato, alluminio e confezioni farmaceutiche

Dimensioni: 137,2 cm x 101,6 cm x 22,9 cm

Ubicazione attuale:  Museum Brandhorst, Monaco







Hirst presenta questa “composizione” come un dipinto, la cornice di legno, l’opera al suo interno e il tutto appeso alla parete.

L’uomo e la sua precarietà, l’essere vulnerabile, la rappresentazione dell'incertezza transitoria del percorso "vitale".

I medicinali sono infatti disposti seguendo un ordine preciso, dall’alto in basso ricalcano le parti del corpo per cui sono utilizzati.

In alto i farmaci necessari per il mal di testa, in basso quelli usati per i piedi, nel mezzo cure contro il mal di stomaco ecc.

E’ la rappresentazione del corpo umano vista sotto la luce della farmacologia, a sottolineare l’uso e l’abuso di farmaci.

Hirst mette in evidenza anche l’essere status symbol della "farmacia" a tutti i costi, la vetrina che mette in mostra le “divinità” curative, idolatrate come divinità, adorate come star, simboli di eterna (promessa) giovinezza e rappresentazioni della vanitas proiettata nel XXI secolo.

L’opera è curata nel dettaglio, forme e colori compongono un’armonia e un ordine in grado di attrarre lo sguardo e trasferendo nell’osservatore la sensazione che i medicinali trasmettono all’uomo moderno.

4 commenti:

  1. Caro Romualdo, un grazie della tua gradita visita al mio blog.
    Poi parlando delle opere che ci fai vedere, è incredibile che una vetrina che pare semplice ma alla fine è una vera opera.
    Ciao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    Risposte
    1. Ciao Tomaso, la vetrina con i medicinali non possiamo definirla opera d'arte ma il concetto che la investe la trasforma, è l'idea che crea arte.
      Un abbraccio, a presto.

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  2. Davvero un'opera sorprendente e molto attuale.
    Grazie Romualdo, ti abbraccio!

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  3. Ciao Pia, dietro ad un banale armadietto dei medicinali si nasconde la visione (realistica) della cultura del consumo, solo approfondendone il pensiero scopriamo l'opera e, come dici tu, il suo essere attuale.
    Grazie a te un abbraccio, buona serata.

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