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mercoledì 22 agosto 2018

Il risveglio delle coscienze, Marina Abramovic.


1997 Biennale di Venezia, Marina Abramovic sconcerta, scuote la rassegna e tutto il mondo che le ruota attorno con la sua “Balkan Baroque”, una performance dalla durata di quattro giorni che gli consentirà di aggiudicarsi il Leone d’Oro.

La Abramovic colpisce con un violento schiaffo, un autentico pugno nello stomaco, il mondo occidentale cieco davanti all’orrore della guerra nei Balcani.


Sopra una catasta di ossa bovine sanguinolenti l’artista montenegrino-statunitense passa i quattro giorni a ripulire le ossa dai resti della carne e dalle cartilagini, lo shock emotivo di chi si trova ad osservare è inevitabile, il concetto viene rafforzato, oltre al mucchio d’ossa, dalla stessa artista coperta dal sangue e dall’odore della decomposizione che nei giorni diviene sempre più intenso.

Un gesto forte, estremo che servirà comunque a risvegliare alcune coscienze, solo in seguito anche i media (oltre all’assente politica internazionale) si sono accorti (e noi con loro) dell’orrore che la Abramovic aveva anticipato.

L’arte come risveglio delle coscienze.
Nel 2000 la performance della Abramovic diventa un film, testimonianza “visiva” di una denuncia, dell’orrore di una guerra fratricida e dell’indifferenza di una cultura egocentrica.

6 commenti:

  1. Interessante l'Abramovic, bisogna vedere la performance per dare un'opinione.
    Grazie Romualdo di averci raccontato il tutto. Buona giornata, ciao!

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    1. Ciao Pia, la performance di per se è effimera, per comprenderne tutte le sfumature dovremmo essere presenti nell'istante dell'esecuzione, i video che la ritraggono non danno tutte le "informazioni" necessarie.
      Mi sono limitato a raccontare l'avvenimento e trovo difficile dare un'interpretazione.
      Ho visionato numerosi filmati che danno un'idea di quello che voleva raccontare la Abramovic ma penso che senza il contatto visivo diretto e in assenza degli altri aspetti sensoriali (il suono e soprattutto l'olfatto) non sia possibile "entrare" nell'opera, se non in superficie.
      Sono opere queste che vengono ignorate dai più perché l'impatto è fortissimo e spesso ci difendiamo chiudendo gli occhi (non biasimo chi lo fa ma si perde moltissimo).
      Grazie per aver affrontato e discusso quest'opera.
      Buona giornata, a presto.

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  2. Caro Romualdo, molto ma molto interessante, rivedendo quegli orrori, viene il volta stomaco.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, hai colto perfettamente il messaggio della Abramovic, il suo obbiettivo era proprio quello di svegliare l'opinione pubblica e scuoterla da un torpore quasi nauseante.
      Grazie per aver partecipato alla discussione di un'opera tutt'altro che di facile impatto visivo e concettuale.
      Un abbraccio a te, buona giornata.

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  3. Risposte
    1. Ciao Marina, che sia o meno arte non sta a me dirlo ma il messaggio è chiaro e va dritto al centro del bersaglio.
      Creare interesse è il mio obbiettivo e se mi confermi che ci sono riuscito la soddisfazione è enorme.
      Grazie, buona giornata.

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