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lunedì 17 aprile 2017

I simboli e la trasmissione dell'energia, Josef Beuys.

Autore:   Josef Beuys
(Krefeld, 1921 - Düsseldorf, 1986)
 
Titolo dell’opera: Abito di feltro– 1970
 
Tecnica: Feltro cucito
 
Dimensioni: 170 cm x 100 cm
 
Ubicazione attuale:  Collezione privata.




Difficile dire cosa questo abito, appeso ad una gruccia, possa trasmettere nell’immediato, qualcuno avverte una sensazione di calore, altri di protezione, altri ancora intravedono un simbolo di eleganza, anche se fuori moda.

La percezione che si ha davanti a quest’opera prende una forma precisa quando si viene a sapere che il vestito è la copia esatta di quello che l’artista indossò durante una manifestazione contro la guerra in Vietnam.

Altro non è che un simbolo strettamente legato al vissuto personale di Beuys, la creazione in feltro è una reminiscenza, del tutto parziale, di un concetto “no war” che si fa via via più nitida con la comprensione del "pensiero" di questo abito.

Lo scultore e pittore tedesco ha sempre considerato l’arte un mezzo fondamentale per dare vita ad un cambiamento sociale e politico.

Era convinto che l’utilizzo di diversi materiali (il feltro era sicuramente tra i suoi preferiti) avesse un fondamentale potere terapeutico, attribuiva ai diversi componenti una preziosa dimensione spirituale.

Gli artisti, come gli sciamani, convogliano l’energia degli oggetti nell’opera artistica dando al risultato una nuova interpretazione che a sua volta trasmette l’energia ai fruitori dell’opera stessa.

4 commenti:

  1. Caro Romualdo, questi, scienziati, sanno molte cose, e spesso non sanno spiegare le ragioni degli effetti che fanno.
    Ciao e buona pasquetta, sperando che il tempo rimanga buono, un abbraccio forte.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, mi piace la definizione di "scienziati", spesso non vogliono spiegare il concetto di un'opera, preferiscono che sia l'osservatore ad interpretarne il pensiero.
      Un abbraccio a te, buona giornata.

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  2. molto valido questo concetto. Gli oggetti conservano la memoria, almeno dal punto di vista umano. In effetti vedere questa immagine non mi suscita il concetto di eleganza ma quello di tristezza

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    1. Ciao Marina, la memoria e l'interpretazione che ne facciamo, un mondo infinito di emozioni.
      Faccio mia la tua sensazione di tristezza nell'osservare quest'opera, nel mio caso anche un lieve ma insistente disagio.
      Grazie, buona serata.

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