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sabato 7 gennaio 2017

Il "movimento" astratto della psicologia umana. Marc Rothko.


Autore:   Marc Rothko

Titolo dell’opera: Senza titolo– 1951-55

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 189 cm x 101 cm

Ubicazione attuale:  Tate Gallery, London.







Tre rettangoli compaiono sulla tela quasi fluttuando, al primo sguardo infatti è difficile dire con certezza quale figura sormonti l’altra.

L’atmosfera appare indistinta, nebbiosa, non c’è alcuna possibilità di riuscire a penetrare l’opera stessa come se un’illusione cercasse di confondere l’osservatore.

La luminosità, quasi un'espressione ultraterrena, pervade il dipinto e trasmette una sensazione di calma apparente, una tregua dalle onnipresenti tensioni emotive.

Rothko con quest'opera (ma potrebbe valere per moltissimi suoi dipinti) ci racconta l’essenza di una personale meditazione che a tratti rimane nascosta, celata dalle “nebbie” cromatiche.

Il pittore di origini russe ha sempre cercato di coinvolgere l’osservatore immergendolo in un’esperienza assoluta nel colore.

Ha sempre preferito dipingere su tele di grandi dimensioni e sosteneva che questo modo gli permetteva di creare una sorta di intimità artistica, solo le grandi tele trascinano, chi guarda, all’interno del quadro.

Esponente di primissimo piano dell’espressionismo astratto, con i suoi dipinti ha incarnato lo spirito del movimento.

E’ stato, e lo è tutt’ora, una risposta alternativa alle misteriose e spesso imperscrutabili evoluzioni della psiche umana.

8 commenti:

  1. Caro Romualdo, passate tutte le feste io ti auguro un buon fine settimana.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, grazie di cuore, contraccambio l'augurio.
      Buona giornata, a presto.

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  2. Ciao Romualdo lascia aperta ogni interpretazione questo dipinto di Rothko così ognuno può dare il titolo che vuole. Per me potrebbe essere la porta di una casa di campagna. Ma potrebbe anche non rappresentare nulla e nel contempo dire tanto. Sai che ti dico? Mi sembra di parlare un linguaggio "astratto ".
    Tanti auguri di Buon Anno nuovo! G.Piera

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    1. Ciao GianPiera, usare un linguaggio astratto potrebbe essere il modo ideale per "penetrare" l'idea artistica di Rothko.
      L'interpretazione è libera, personale, dettata dalle sensazioni del momento, lo è per qualsiasi opera, lo è a maggior ragione per opere "astratte" sia come concetto che intese come rappresentazione.
      Curiosa e interessante "la porta di una casa di campagna" anche questa è una strada da prendere in considerazione.
      Grazie, buon fine settimana.

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  3. Non ci capisco nulla ma la tua spiegazione già mi porta un passettino in avanti, dunque grazie! Ciao, buona domenica!

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    1. Ciao Marina, la questione non è capire qualcosa del dipinto ma ricevere qualcosa dall'opera. Se la mia spiegazione ti avvicina, anche solo un po', al dipinto mi fa piacere, resta fondamentale il gusto personale, alla fine è quello che conta di più. Anche se i gusti a volte si modificano.
      Grazie, buona domenica a te.

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  4. Bello Romualdo!
    Rothko era un ribelle e come tutti i ribelli non amatissimo.
    Era sensibile, forse troppo...
    Quest'opera forse dimostra che non tutto è spiegabile e che le emozioni sono molteplici ed a volte folli.
    Abbraccio e bacio. Ciao.

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    1. Ciao Pia, l'astrattismo in generale apre infinite strade interpretative e non necessariamente deve dare delle spiegazioni. Hai ragione, i ribelli sono spesso (praticamente sempre) osteggiati.
      Interessante la tua interpretazione legata alla follia, forse è quella che più si avvicina al pensiero artistico di molti artisti.
      Grazie per il tuo intervento sempre molto interessante.
      Buona giornata, a presto.
      Naturalmente ricambio l'abbraccio.

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