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sabato 12 novembre 2016

Chagall e Picasso, l'incontro e lo scontro.


«Che genio era quel Picasso ... peccato che non abbia dipinto nulla»

Marc Chagall


Una curiosa interpretazione del mondo, artistico e non, di Pablo Picasso. Chagall, che conosceva bene il pittore spagnolo, non ha mai nascosto il suo distacco dall’arte del padre del cubismo, non si è mai tirato indietro quando si presentava l’occasione di criticarne le opere.

La frequentazione dei due ha comunque prodotto un confronto, Picasso e Chagall hanno spesso discusso di “arte” ma spesso in una sola direzione, infatti lo schema era sempre, o quasi, lo stesso, davanti alle opere di Picasso Chagall tendeva a smontarne il senso, criticando il concetto e le tecniche che costruivano la trama dei quadri del pittore di Malaga, immancabili le risposte di Picasso che interveniva con un semplice ed efficace: “perché no?”.

In fondo però la frase di Chagall  nasconde un’ammirazione per il collega, difficile non provare stima di una persona che viene considerata “geniale”.

Forse l’artista bielorusso si riferiva all’assenza, nell’arte dell’amico-rivale,  di quella poesia che si evince sistematicamente nelle sue opere.

D’altro canto Chagall ha sempre sottolineato quanto la propria arte non sia destinata all’uomo ma agli angeli.

Al contrario Picasso ha sempre “camminato” nella direzione opposta, facendo della denuncia sociale e dell’introspezione umana un suo marchio di fabbrica. Anche se ha rappresentato tutto questo in un modo alternativo ai canoni esistenti e proiettato in un futuro forse mai compreso nella sua unicità.

I due hanno raccontato se stessi partendo da basi differenti e percorrendo strade che, pur portando nella stessa direzione, attraversavano territori diversamente straordinari.

Ma la domanda conclusiva è: erano veramente così distanti?



 
Pablo Picasso - Maternità

Marc Chagall - Il pittore e la sua fidanzata

6 commenti:

  1. In fondo però non erano molto diversi, hai ragione. Due grandissimi! Ciao buona domenica!

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    1. Ciao Marina, nonostante le differenze (a prima vista) e le incomprensioni artistiche, erano più simili di quanto non fossero disposti ad ammettere.
      Grazie e buona serata.

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  2. Nei due esempi che hai riportato qui nel tuo blog sembra quasi che i due artisti abbiano "scambiato" i loro stili. C'è un'immensa dolcezza nella "Maternità" di Picasso, mentre nel "Pittore e la sua fidanzata" di Chagall il romanticismo è intriso di forti tratti passionali. Alla fine quindi sapevano anche essere vicini nella loro espressione artistica.
    Buona serata Romualdo e buona settimana. G.Piera

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    1. Ciao GianPiera, nelle opere che ho proposto si nota comunque quale sia il percorso dei due artisti, i dipinti sembrano incrociare i diversi concetti pur mantenendo l'obbiettivo iniziale.
      Difficile che due artisti che si conoscevano e si confrontavano, potessero essere immuni dalle "contaminazioni" reciproche.
      Buona settimana a te, a presto.

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  3. Più fedele a se stesso, Chagall, nel suo immaginifico lirismo. Rivoluzionario continuo Picasso, nel passare attraverso differenti modalità interpretative.

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    1. Benvenuto o benvenuta, peccato non poter conoscere il suo nome.
      Vero ciò che afferma, Picasso ha sempre cercato di attraversare la linea che traccia il confine tra il contemporaneo e ciò che non è ancora stato compreso, Chagall ha raccontato il suo poetico punto di vista pur mantenendo una proiezione filosofica spinta verso una ricerca costante.
      Grazie per l'intervento, buona giornata.

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