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lunedì 28 marzo 2016

L'eterna ricerca. La cura, Franco Battiato.



 

Dal giorno della pubblicazione (1996 all’interno dell’album L’imboscata) questo brano  è diventato immediatamente un classico tra le canzoni d’amore, l’universo femminile lo indica come una  delle dichiarazioni “passionali” più riuscite.

Ma da appassionato di Battiato penso che il testo di questa canzone vada più in la della pur magnifica “poesia” sull’amore terreno.

Quasi a rappresentare un logico seguito a “E ti vengo a cercare” Battiato fa un ulteriore passo avanti, se con la prima canzone cercava una guida che lo accompagnasse in un percorso mistico superiore, con La cura ribalta i ruoli e si trasforma in “accompagnatore”, proteggendo l’iniziato nel percorso che lo porterà “al di sopra del bene e del male” (da E ti vengo a cercare).

E’ vero inizia con: “ ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via,  dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai”, molto “umano”, una protezione quasi di un padre verso un figlio (anche se quel “dagli inganni del tuo tempo” evidenzia la differenza di livello spirituale tra la guida e l’allievo che aspira a seguirne le tracce) ma subito dopo arrivano le rivelazioni più elevate: supererò le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farti invecchiare.


Difficile per chi conosce i testi dell’autore siciliano non immaginare un percorso sensoriale, altamente spirituale, infatti prosegue con : Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza, percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.  A spiazzare questa mia lettura vi è il passo “indietro”,  I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi, la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi, come a lasciare una vasta possibilità interpretativa.

L’apice di questa intensa “narrazione” si raggiunge con il bellissimo passo: Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto, conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. Qui ritorno al concetto citato poco sopra, la guida indica il percorso, sottolinea di conoscere un “sapere” superiore e di essere disposto a condividerlo con chi desidera ambire ad una dimensione più elevata.

Vagavo per i campi del Tennessee (come vi ero arrivato, chissà). Non hai fiori bianchi per me? Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare. Questo passaggio ci svela un momento di terreno smarrimento, mentre i sogni e i desideri si spingono oltre, quasi ad identificarsi in una fuga, attraversare il mare per raggiungere quello che si trova al di la di esso, un infinito peregrinare verso mete celesti dove si può incontrare l’essenza dell’universo e di conseguenza cercare di capire l’anima dell’infinito e di noi stessi.

E’ un’interpretazione strettamente personale, che trovo più prossima al pensiero mistico.

Ognuno di noi ne trae una lettura diversa che ha la stessa importanza e probabilità, forse se Battiato svelasse il proprio pensiero chiarirebbe alcuni quesiti, ma l’interpretazione soggettiva rimarrebbe il parametro più interessante.

 

6 commenti:

  1. Dici molto bene Romualdo, le parole di Battiato lasciano aperta l'interpretazione personale.Ognuno infatti ha il proprio modo di "sentire" , la propria sensibilità. Ma una cosa è certa, Battiato arriva in tutti a toccare le corde del cuore. Direi che nella canzone "La cura" troviamo l'apice della sua spiritualità. Da un lato si coglie l'amore profondo tra due persone, e dall'altro sembrano frasi provenienti dall'Alto,da un Dio che ci ha creati e ci protegge. Secondo me i testi delle canzoni di Battiato, come ad esempio quelli di Fabrizio de Andrè, sono di per sè stessi poesia, la musica non è che un valore aggiunto.
    Ti saluto con affetto G.Piera

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    1. Ciao GianPiera, Battiato, e più ancora De André, mettono al primo posto il testo rispetto alla musica, anche se l'autore siciliano, a mio avviso, mostra una profondità musicale decisamente più studiata ed elaborata. La Cura è un brano che lascia spazio ad infinite interpretazioni anche se è evidente che Battiato sapesse qual era idea che il pubblico si sarebbe fatto. Ci sono canzoni molto più "nascoste", di difficile assimilazione, mentre in questo caso il testo è un po' più chiaro come se l'autore volesse in qualche modo indirizzarne il pensiero.
      Sono d'accordo con te che comunque si tratta di poesia allo stato puro e che la musica faccia meravigliosamente da cornice.
      Grazie, buona giornata e a presto.

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  2. Ma che corrispondenza di amorosi sensi Romualdo mio...lo stesso autore,la stessa canzone che io adoro, spiegata da te in maniera magistrale.
    Sicuramente l'interpretazione è libera e chissà Battiato cosa ne trarrebbe fuori. Io la sento come una canzone protettiva, come una cuccia per scaldarsi insieme, come un dono immenso che una persona amata profondamente ti fa e... che dono.Si un protettore della vita che allontana le nostre paure e non ti fa invecchiare. TRASCENDENTALE..
    Grazie mio caro , grazie come sempre...Abbraccio della buona notte!

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    1. Ciao Nella, evidentemente ci siamo incamminati sulle stesse "vie che portano all'essenza". Cosa ne trarrebbe Battiato? Difficile da dirsi, ma forse non ha importanza, come ogni forma d'arte, la musica e la poesia (questo testo è in effetti poesia) vivono di vita propria, staccati dal pensiero originario dell'autore, ciò che conta è quello che trasmettono e soprattutto ciò che l'ascoltatore percepisce, le emozioni e le sensazioni, pur diverse, che ognuno di noi prova ascoltando questo brano sono l'unico parametro di giudizio, il significato è quello che "sentiamo".
      Grazie a te per lo spunto musicalmente competente e umanamente intimo prezioso.
      Buon fine settimana, un abbraccio.

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  3. Ah Romualdo con questa interpretazione hai colto in pieno pure il mio pensiero!!!! Questo forse denota una volta di più il valore universale di questa canzone!!! Infatti l'aspetto romantico sta in superficie ma quello mistico è molto vasto e includendo la partner , non esclude chiunque voglia fare un percorso "con la cura dell'autore". Per qualsiasi persona di cui ci prendiamo cura, che sia bimbo o vecchio o amico o partner sarebbe sublime essere capaci di farlo in questo modo

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    1. Ciao Marina, un brano che permette infinite interpretazioni, ricordo un'intervista che Battiato rilasciò ad Amanda Lear attorno all'anno 2000 (pochi anni dopo "La cura"), alla domanda "sei stato innamorato" rispose "qualche vola" alla successiva domanda "e ora lo sei ancora?" risponde "non ho più l'età, da tempo sono lontano da questo sentimento". E' anche alla luce di queste affermazioni che penso che questa canzone vada oltre l'amore terreno per una donna, penso che il significato segua un'altra via, meno legata alla sfera sentimentale e più vicina alla spiritualità.
      Grazie, questi scambi di impressioni mi fanno molto piacere, perché mi permettono di osservare le cose da punti di vista differenti.
      Buona domenica, a presto.

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