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giovedì 26 novembre 2015

L'architettura prospettica, Francesco Guardi.


Autore:   Francesco Guardi

Titolo dell’opera: Capriccio architettonico – 1770-80

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 54 cm x 36 cm

Ubicazione attuale:  National Gallery, Londra.




 
Oltre il grande portico ombreggiato si apre una piazza, la grande scalinata conduce all’ingresso di un imponente palazzo.

La scena è animata da interessanti particolari che raccontano uno scorcio di vita quotidiana ( le lenzuola appese alla balconata sullo sfondo, alcuni nobili elegantemente vestiti fanno la carità ad un giovane mendicante) che danno vitalità al dipinto.

La veduta della città è opera di fantasia, ma Guardi inserisce la sua visuale architettonica nel contesto reale della sua città natale, Venezia.

Guardi è fortemente legato ai lavori del Canaletto, artista a cui lo si collega spesso, ma differenza di quest’ultimo, che racconta con precisione tecnica e realistica il paesaggio, mescola nei suoi dipinti realtà e immaginazione, il tutto eseguito con libere e spontanee pennellate che danno all’insieme una lieve e sognante sensazione poetica.

Da sottolineare la bellissima interpretazione prospettica che da all’osservatore l’impressione di essere parte dell’opera, come se chi guarda si fosse incamminato per attraversare il porticato e si dirigesse verso la piazza.

Romanticismo e finzione si uniscono fino a creare l’illusione della realtà, Guardi infatti preferisce interpretare Venezia anziché riprodurla fedelmente, con sapienti innesti di luce e senso di movimento che fanno delle sue opere uno spaccato di vita veneziana legata più alle sensazioni umane che non alle, pur meravigliose, descrizioni "ambientali" del Canaletto.
 
 

6 commenti:

  1. Nulla da aggiungere. Hai detto tutto e condivido il tuo pensiero. Davvero si ritrova nel dipinto l'effetto romantico di una realtà sognata e si ha l'impressione di introdursi in un mondo morbido e quieto che porta pace all'anima.

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    1. Ciao Ambra, hai ragione, è un dipinto che ci trasporta in un universo poetico, dove la vita sembra scorrere serenamente, lontana dalle insidie e difficoltà di tutti i giorni.
      Grazie per il tuo intervento, buona serata.

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  2. Grazie, Romualdo, perché mi permetti di approfondire con spunti nuovi, e a volte sconosciuti, il mio già grande amore per la Storia dell'Arte. Le tue descrizioni sono puntuali, ricche, ma, al tempo stesso, di facile lettura (il che, trovo, sia la parte più difficile di ogni tuo post). Alla prossima!

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    1. Ciao Silvana, grazie mille per i tuoi bellissimi complimenti, cerco, documentandomi, di raccontare ciò che vedo, mi confronto con altre idee, altri pareri, per avere una visione più completa. Il tutto descritto con semplicità (non so fare diversamente) è come se parlassi a me stesso, i paroloni o le frasi troppo complicate non mi trasmettono nessuna emozione, sono convinto, al contrario di molti critici, che l'arte sia "semplice" e più chiara di quanto si pensi, ci vuole impegno e passione ma tutti possono intraprendere un viaggio "artistico" che ci sorprende continuamente.
      Grazie ancora e buona serata.

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  3. Risposte
    1. Ciao Marina, ti è bastata una sola parola, che infatti dice tutto del dipinto.
      Grazie e buona serata.

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