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sabato 3 gennaio 2015

Il romanticismo e il suo simbolo, Caspar David Friedrich


Autore: Caspar David Friedrich

Titolo dell’opera: Abbazzia nel querceto – 1809

Tecnica: Olio su tela

Dimensioni: 110,4 cm x 171 cm

Ubicazione attuale: Alte Nationalgalerie, Berlino.





Opera simbolo del Romanticismo tedesco, esprime un senso di desolazione e abbandono, in alternativa alle solari rovine del neoclassico

Un corteo funebre (alcuni uomini portano una bara sotto l’arco in rovina) percorre il desolato querceto, si dirige verso le rovine di quel che resta di una chiesa gotica.

Gli alberi spogli paiono lapidi di un cimitero messi a guardia dell’antico rudere abbandonato, la limitata gamma di colori grigio-bruni da all’insieme un senso di sconsolata tristezza.

La parte inferiore dell’opera è immersa nelle tenebre, mentre solamente la parte alta delle rovine e le cime degli scheletrici alberi sono illuminate dalla tenue luce solare al tramonto.

Una pallida luce lunare appare sulla destra del dipinto creando, se ce ne fosse bisogno, un ulteriore aura di malinconia.


18 commenti:

  1. Non guardare questo quadro se sei depresso, perché ti prende l'anima e il cuore e te li torce fino a star male ...
    A parte questo:) è opera di grandissima suggestione,effigie assoluta del romanticismo tedesco, come tu hai detto, un momento storico e artistico fascinoso e ammaliante proprio per i suoi temi oscuri e malinconici.

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    1. Ciao Ambra, in effetti non è un dipinto che esprime grande allegria, ma il fascino di quest'opera risiede proprio nelle ombre, quasi tragiche,di un luogo che pare abbandonato ma che mantiene un'aura di rispettosa spiritualità.
      Come sempre pertinenti i tuoi commenti, forse sta proprio nella malinconia il grande fascino di certe opere d'arte.
      Grazie Ambra, buona serata.

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  2. Anche questo artista per me sconosciuto , mi è presentato in tutta chiarezza da te Romualdo caro.
    Funerea, malinconica , grigia, sepolcrale la sua pittura, ma ha un qualcosa che ti prende e ti affascina...
    Grazie caro amico, un abbraccio forte!

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    1. Ciao Nella, cosa aggiungere a ciò che hai detto, il fascino del mistero, di quello che ci intimorisce, l'occhio viene spesso attratto dall'insondabile, le cose che ci inquietano ci spingono a vedere cosa si nasconde oltre l'aspetto esteriore.
      La tua analisi rispetta perfettamente le sensazioni provate davanti a questo dipinto.
      Buona serata Nella, a presto.

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    2. Grazie Romualao caro! Buona serata anche a te!

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  3. Un artista che gestisce molto bene la retroilluminazione, e spesso crea questi ambienti con una certa aura misteriosa. Come sempre ci avvicini interessante materiale di grandi artisti. Saluti, Romualdo, e Molto Felice anno nuovo!

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    1. Ciao Patzy, favolosi i contrasti di luce, pur mantenendo il tutto quasi nascosto, nell'ombra, paradossalmente la sensazione di timore e mistero viene dai geniali squarci di luce che danno al dipinto un'atmosfera tetra e inquietante forse più del le ombre.
      Ti ringrazio e contraccambio gli auguri, buon 2015.

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  4. Molto bello cara Romualdo, un dipinto che sfrutta il buoi in promo piano.
    Ciao e buona domenica caro amico.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, in effetti il buio rende l'atmosfera angosciante, la luce sepolcrale e gli alberi spogli e contorti, completano l'opera dando, appunto, un senso di mistica malinconia.
      Buona serata, a presto.

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  5. Ciao Romualdo. Conosco Friedrich fin da bambina. Era il pittore del Romanticismo. Simbolo del periodo di tempesta e sentimento. Come molti sottovalutato in vita. Se non ricordo male aveva la caratteristica del simbolismo di cui caricava i suoi quadri. Uno dei miei preferiti e': Viandante sul mare di nebbia. Ma tu che di sicuro lo conosci meglio di me, riesci a spiegarmi perche', pur essendo un grande artista, venisse cosi' poco considerato da morire solo e quasi in poverta'?

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    1. Ciao Mariella, non sono un esperto, per quello che conosco, il pittore, per tutta la vita, è segnato dalle perdite famigliari, la madre a sei anni, l’anno dopo la sorella di 2 anni, a dodici cade nell’acqua gelata mentre sta pattinando, il fratello nel tentativo di salvarlo (salvataggio per altro riuscito) perde la vita, e tre anni dopo anche la sorella lo lascia in un incidente. Le tragedie lo hanno accompagnato nel suo vissuto e nel lavoro.
      La critica di allora non ha capito (come spesso succede) l’interiore sofferenza dell’artista descrivendolo come un pittore impegnato nello sviluppo della fantasia senza approfondire i messaggi delle sue opere.
      Nel “Viandante sul mare di nebbia” Friedrich descrive l’essenza del “Romantico” l’uomo solo contro tutto con i suoi limiti di fronte all'universo. Lo hanno definito spesso mistico, ma la sua arte era esattamente il contrario del misticismo, nei suoi dipinti vi era la razionalità nella ricerca naturale della religione.
      Ha dedicato molto tempo agli altri trascurando spesso la propria carriera rifiutando le “pubbliche relazioni” e ciò a contribuito all'allontanamento dai salotti che contano. Una frase di un anonimo durante il funerale rende l’idea di chi era Friedrich: “…avrebbe potuto vivere senza nessuna preoccupazione, se non fosse stato così prodigo verso i bisognosi e se tante volte non ci si fosse approfittato di lui”.
      Spero di essere stato utile, ti ringrazio e buona domenica.

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    2. A me quel dipinto, ha sempre dato una forza incredibile. Non staro' a raccontare il perche' di questa conoscenza cosi' lontana nel tempo. Ti ringrazio per la spiegazione. Io sapevo che era stato pittore di principi e molto apprezzato. Ma forse, anche li' molto pote' l'invidia.
      Buona giornata!

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  6. Meraviglioso!
    Mi fa pensare alle atmosfere rievocate da certi film del paleocinema, oppure da alcuni corti Disney vecchi(ssim)o stampo.
    La luce che taglia orizzontalmente il quadro è spettacolare.

    Moz-

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    1. Ciao Moz, hai ragione, gli albori della cinematografia, il taglio netto della luce, il confine definito con l'ombra.
      Buona domenica.

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  7. Adoro questo post.
    Non potevi trovare argomento migliore, amo quest'artista e mi fermo qui.
    Bravissimo e bacissimi.

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    1. Ciao Pia, mi fa piacere ti piaccia quest'opera, dopo il primo impatto visivo dove prevale la malinconia e, spesso la tristezza, il dipinto cattura e affascina l'osservatore e questo è uno dei motivi che rende questo dipinto un capolavoro.
      Grazie Pia sei un tesoro, buona giornata.

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  8. Come spesso accade, faccio l'originale (non lo faccio di proposito, giuro!): nonostante sia molto più normale associare questa immagine all'andare verso il buio, col sole che se ne va per lasciare spazio alla luce lunare, io ho subito pensato alle prime luci dell'alba! Che non ha senso nemmeno vista la presenza di un corteo funebre ma... che ci vuoi fare? Mente bizzarra!

    Non sembra l'immagine più adatta a degli auguri ma continuo a fare l'originale e ti dico: buon nuovo anno! Che sia pieno di cose meravigliose come questo dipinto!

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  9. Ciao Anna, DEVI, essere originale, ogni punto di vista è fondamentale perché non esiste il punto di vista ideale.
    Non è da escludere che si possa trattare dell'alba, considerando che un tempo, per certe persone, le celebrazioni funebri avvenivano prima del sorgere del sole, si trattava di "peccatori" o comunque di gente invisa all'autorità religiosa.
    Ti ringrazio per gli auguri che contraccambio e della partecipazione al confronto dialettico, tutte le opinioni sono preziose e aiutano a crescere.
    Buona giornata.

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