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lunedì 10 novembre 2014

Se ti incontrassi in paradiso, Eric Clapton, Tears in heaven.




Eric Clapton pubblica nel 1992 questa intensa ballata dedicata alla tragica scomparsa del figlio Conor avuto da Lory del Santo e morto a soli 4 anni nel 1991 cadendo dal 53º piano di un palazzo dove si trovava con la madre. Clapton non è mai più entrato in quella stanza dell’appartamento.

Eric non esegue più questa canzone da molti anni, da quando dice di aver finalmente superato il dolore per la perdita del figlio.



Il brano nel 1993 gli vale tre Grammy Awards, ed è stata dedicata alle vittime dello tsunami del 2004, cantata da Phil Collins, Elton John, Mary J. Blige, Ozzy Osbourne e la figlia Kelly, Steven Tyler, Andrea Bocelli, Ringo Star, Robbie Williams, Gwen Stefani, Scott Weiland, Josh Groban, Katie Melua e Slash alla chitarra.
 

 

 

Tears in heaven (traduzione)

 Ricorderesti il mio nome se ti vedessi in paradiso?
Sarebbe lo stesso se ti vedessi in Paradiso?
Devo essere forte ed andare avanti

Perché lo so, io non appartengo qui, al Paradiso
 
 Mi terresti la mano se ti vedessi in Paradiso?
Mi aiuteresti a stare in piedi se ti vedessi in Paradiso?
Troverò la mia via attraverso la notte e il giorno
Perché lo so, io non posso restare qui, in Paradiso
 Il tempo può buttarti giù; il tempo può piegarti le ginocchia
Il tempo può spezzarti il cuore, farti implorare pietà, implorare pietà
 Oltre la porta c'è pace ne sono sicuro
E lo so non ci saranno più lacrime in Paradiso
Ricorderesti il mio nome se ti vedessi in Paradiso?
Sarebbe lo stesso se ti vedessi in Paradiso?
Devo essere forte ed andare avanti
 
Perché lo so, io non appartengo qui, al Paradiso
Perché lo so, io non appartengo qui, al Paradiso
 
 

16 commenti:

  1. Una delle canzoni più struggenti della storia... sopratutto se si sa il perché è stata scritta.
    Dopo quel famoso 4 ottobre non riesco ad ascoltarla senza piangere...
    Bellissima... grazie!

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    1. Ciao Sara, è difficile non commuoversi ascoltando brani come questo, Clapton però va oltre, non immagina l'incontro con il figlio ma si chiede se in paradiso tutto tornerebbe come prima, appunto "Ricorderesti il mio nome se ti vedessi in paradiso?"
      Grazie a te e buona serata.

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    2. È per questo che mi commuovo... perche quando il Fanciullo per un attimo se ne andato è venuto a farmi visita, e son sicura che, se un paradiso esiste, lui si ricorderebbe di me! :-)

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    3. Ciao Sara, tu hai avuto la fortuna di ricevere una visita, che probabilmente altri non hanno ricevuto, ma, cosa più importante, il dramma rimane un ricordo, se pur ricorrente.
      Un abbraccio.

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  2. Una canzone che esprime un immenso dolore di un vuoto incolmabile.
    Buona serata caro Romualdo.
    Tomaso

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    1. Ciao Tomaso, questa canzone racconta il più grande dolore che può essere provato da un genitore, e ci porta a ricordare quante mamme e quanti padri devono affrontare questo dramma ogni giorno, un pensiero va anche a loro.
      Buona serata, a presto.

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  3. Mamma mia che emozione!
    La vado a riascoltare, ciao Romualdo e grazie.

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    1. Ciao Pia, solo immaginare un dramma di queste proporzioni...
      Grazie a te, buona serata.

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  4. La canzone è bella, e la storia dietro di essa, molto toccante e triste. Amo Clapton. Grande abbraccio Romualdo.

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    1. Ciao Patzy, spesso sono i drammi della vita che permettono di "creare" capolavori come questo brano, se non vivi di persona certi momenti non puoi descriverli limitandoti ad immaginare.
      Un abbraccio a te Patzy, buona serata.

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  5. Caro Romualdo scusami.
    Volevo solo farti presente che avevo letto un tuo commento da me che ora è scomparso. Forse l'ho cancellato senza volerlo, quindi se vuoi prova a riscriverlo. Se poi mi sono sbagliata, perdonami doppiamente. Baci.

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    1. Ciao Pia, scusarsi di che, l'ho recuperato e riscritto, non è che ti eri persa granché.
      Buonissima serata, a presto.

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  6. Che tristezza profonda questo brano! La sua voce ha un timbro di nascosta sofferenza che fa male.

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    1. Ciao Ambra, dici perfettamente, la voce di Clapton esprime un dolore che "vibra" per tutto il brano, ed esprime una sofferenza quasi insopportabile.
      Grazie, buona serata.

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  7. Forse all'apice della sua carriera ha creduto di essere davvero un po' dio anche lui, un dio fragile e insicuro, ma invincibile
    Ed ha soprattutto messo a serio rischio la sua carriera e la sua stessa vita. Comunque intensa la sua Autobiografia e la sua canzone dedicata al figlioletto morto tragicamente.
    Ne tratto oggi per il Venerdì del libro
    simonetta

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    1. Ciao Simonetta, mi sono concentrato sul brano, sul significato dello stesso, Clapton racconta il dramma nel dramma.
      Conosco e apprezzo il "Clapton" musicista, eccelso chitarrista e favoloso interprete, non conosco a fondo la vita privata, che metto sempre in secondo piano rispetto a ciò che gli artisti in generale producono.
      Approfitto volentieri dell'opportunità che mi offri, passerò da te per approfondire la conoscenza di un grande della musica.
      Buona serata, a presto.

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