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domenica 25 maggio 2014

Betty, Gerhard Richter


Betty

Autore: Gerhard Richter

Titolo dell’opera: Betty – 1998

Tecnica: olio su tela

Dimensioni: 102cm x 72 cm

Ubicazione attuale: Collezione privata dell’artista


Il ritratto della figlia Betty è stato eseguito con una precisione fotografica, il busto e le braccia sono tagliate dalla tela come in un primo piano fotografico.
Difficile definire il dipinto un vero e proprio ritratto visto che la figlia è ripresa di spalle.
La scelta è probabilmente voluta per concentrare l’attenzione sul disegno a fiori della giacca, sul vestito rosa e sui capelli morbidamente raccolti.

Richter ribalta così il concetto di pittura e rappresentazione, il dipinto sembra effettivamente una fotografia, un ritratto che volta letteralmente le spalle alle convenzioni della pittura.

Come in altre opere, l'artista lascia lo sfondo scuro quasi anonimo, anche se in questo caso il significato non evidenzia il senso di tristezza e disperazione che si nota soprattutto nelle opere dedicate alla guerra in Vietnam.

8 commenti:

  1. Grandioso artista, le sue pitture sperimentali su immagini fotografate sono bellissime.
    C'è molto da dire su di lui, ma quest'immagine che hai postato esprime molto.
    Grazie per avercelo ricordato, ciao.

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    1. Ciao Pia, non ho una grande conoscenza di questo artista ma il realismo con cui dipinge mi ha colpito moltissimo ed è questo che ho voluto raccontare.
      A presto.

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  2. Amico mio se tu non l'avessi spiegato, avrei giurato si trattasse di una foto..
    Meravigliosa!
    Un abbraccio forte!

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    1. Carissima Nella, la stessa cosa l'ho pensata io la prima volta che ho visto quest'opera, si tratta effettivamente di un artista eccezionale.
      Grazie e a presto.

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  3. Notevole davvero, sembra a tutti gli effetti una fotografia...grazie per quest'opera che mi hai dato modo di ammirare. Buonanotte a te, Stefania

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    1. Ciao Stefania, grazie a te, sorprende sempre vedere dove può arrivare il talento di questi artisti.
      A presto.

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  4. Ho avuto la fortuna di vederlo dal vivo tanti anni fa, forse a Berlino. La sensazione d' infinito e di mistero: Betty sembrava viva, in movimento. Si percepiva tutta la grandezza dell' autore, nel silenzio della mostra.

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    1. Buongiorno Monica, dice bene, fortuna di ammirare un'opera dal vivo, solo cosi ne possiamo cogliere le infinite sfumature.
      Richter è andato oltre l'effimero, oltre il concetto puramente tecnico dell'iperrealismo, ha utilizzato il mezzo per giungere in una dimensione più intima, "Betty sembrava viva" questo è il senso di un'opera immensa, alla quale aggiungiamo le nostre sensazioni ed emozioni.
      Grazie, buona domenica.

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