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lunedì 17 febbraio 2014

Edvard Munch


Edvard Munch


Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 Oslo, 23 gennaio 1944)

Simbolista, incisore e precursore dell’arte espressionista.

Conosciuto pe "L'urlo" Munch si contraddistingue per come rappresenta l'angoscia della vita quotidiana: La morte di tubercolosi della sorella, quando era ancora bambino, lo spinge ad interessarsi esclusivamente alla vita, alla passione e alla morte. La scomparsa della giovane sorella e il travaglio emotivo vengono magistralmente evidenziati con l'opera "La Bambina malata", forse la sua opera più intensa.

“L'urlo” come dicevo, il suo dipinto più famoso fa parte di una serie di opere conosciute come “il fregio della vita” che evidenziano il percorso fatto dall'artista tra i meandri della malinconia e dell'ansia, Munch ne ha dipinte diverse versioni tra cui una esposta alla Galleria Nazionale di Oslo e una al Museo Munch della stesa città. Entrambe le opere insieme al dipinto “Madonna” sono state rubate e poi ritrovate.

Frequenta l'Accademia di Oslo grazie ad una borsa di studio vinta per le sue eccezionali qualità artistiche ed entra in contatto con l'ambiente bohemien di Oslo, periodo in cui era in pieno fermento culturale.

Finita l'Accademia si trasferisce a Parigi dove conosce e impara l'arte di Gauguin, Van Gogh, Toulose-Lautrec e Degas, fino a produrre la serie della “Madonna” -intesa come donna- che da una parte scandalizza l'intera opinione pubblica francese e dall'altro lato attira l'attenzione di giovani artisti desiderosi di cambiamento.


Bambina malata (particolare)
Nel 1892 Munch espose a Berlino ma la critica fu drastica e la mostra chiuse dopo una settimana. L'evento però suscitò l'interesse dei secessionisti berlinesi, ma tuttavia la fama che ne derivò non gli diede la felicità sperata: l'abuso di alcool lo portò al ricovero in una casa per malattie nervose a Copenaghen. Famosa è una sua foto in cui, seduto in un giardino, sferruzza con della lana (una cura distensiva per chi soffriva di malattie nervose).

Nel 1914 diventa membro dell'Accademia Tedesca delle Arti e socio onorario dell'Accademia bavarese delle arti figurative.

Alla sua morte nel 1944 Munch lasciò le sue opere al municipio di Oslo, oltre 1100 dipinti, molti dei quali rovinati a causa dello stesso autore il quale li lasciava volutamente all'aperto per una cura che lui definiva “da cavallo”.

Nel 1963 la capitale norvegese gli dedica il "Museo Munch" dove è esposta la serie de “il fregio della vita”,realizzata alla fine del '900, tele enormi che comunicano la visione finale della vita, un rigenerarsi di vita e amore.
 
 
A seguire alcune opere del pittore svedese.


Il bacio - 1892
 

 
La bambina malata - 1886
Madonna - 1894-95
Primavera - 1889



L'urlo - 1893
Golgota - 1900

 

2 commenti:

  1. Vista da poco la mostra a Genova! Non potevo perderlo...ciao, Arianna

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